Di questi tempi l'Europa "non se la passa bene" nella percezione popolare e così come per la politica sembra sia la responsabile di ogni nostro guaio italico.
L'incontro organizzato dal Pd della Brianza sui Fondi Sociali Europei, rivolto ai nostri amministratori locali, ha permesso di conoscere e capire quanto di buono e di problematico ci sia riguardo ad una delle funzioni più sentite e necessarie: l'utilizzo dei fondi europei a sostegno delle politiche dell'innovazione, dell'ambiente e del sociale nei nostri territori.
I nostri parlamentari Europei: Antonio Panzeri e Patrizia Toia, nelle loro comunicazioni iniziali, hanno con semplicità e chiarezza, permesso ai presenti di farsi una idea sulla situazione e le prospettive dei fondi europei.
Dei fondi strutturati (2007-2013) solo 16 mrd di euro dei 30 previsti sono stati utilizzati dall'Italia cioè meno del 60%!
La famosa Regione Lombardia, detta da qualcuno "il motore dell'Europa", ne ha utilizzato poco più del 50%, a differenza di Liguria,Toscana e Emilia Romagna che raggiungono l'80% dell'utilizzo dei fondi assegnati.
Per il programma dei fondi per i prossimi 5 anni (58 mrd) l'Italia, al contrario di quello che si pensa, è il secondo paese (dopo la Polonia) a poter usufruire degli stanziamenti europei.
E allora? Se è vero che siamo ancora lontani da quanto sosteneva Padoa Schioppa "Agli Stati il rigore – all'Europa la crescita"...l'attuale Europa, non è quindi solo rigore ma anche possibilità di crescita.
Il problema vero è che le nostre regioni e territori, non sono in grado o sono incapaci di utilizzare questa formidabile opportunità.
Gli interventi dell'On Toia e Panzeri e di alcuni amministratori locali, hanno individuato alcune cause di questo sottoutilizzo: l'impossibilità di sforare il "patto di stabilità" riguardo ai finanziamenti che devono stanziare i comuni – la mancanza di informazione e formazione degli amministratori e dei soggetti comunali preposti – la dispersione dei progetti e la frammentazione dei territori – la difficoltà di relazione tra regione e comuni e il peso della burocrazia necessaria a proporre e seguire gli interventi.
Problemi quindi, che riguardano sìa la mancanza di volontà politica e capacità amministrativa ma anche problemi di tipo strutturale come ad esempio l'impossibilità per i comuni di sforare il patto di stabilità riguardo alla loro parte di finanziamento.
L'incontro del Pd della Brianza è però servito anche da parte dei nostri parlamentari ad indicare alcune azioni necessarie e possibili, per andare oltre i limiti evidenziati.
L'On Panzeri ha sollecitato la creazione di "Sportelli Europa" territoriali con funzioni di informazione, formazione progettazione; così come l'On. Toia, ha sollecitato la necessità di non disperdere e polverizzare richieste ed interventi ma di sapere invece concentrare e coordinare i progetti in modo da poterne aumentare l'efficacia.
Da parte di alcuni amministratori locali presenti si è chiesto, anche alla luce del superamento dell'Ente Provincia, che sia Monza come capoluogo a farsi promotore e coordinatore della azioni individuate, in modo che i Comuni e i territori possano ridiventare interlocutori efficaci riguardo alla programmazione regionale ed europea.
Qui si colloca l'unica "nota stonata" dell'incontro: Monza e nessuno dei suoi amministratori del PD era presente... un'occasione mancata, anche come possibilità di raccordo tra funzioni amministrative e ruolo politico del nostro partito.
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