La vicenda è abbastanza nota: ScenaAperta è una società partecipata costituita dall’allora Amministrazione Faglia con il compito di diventare lo strumento operativo di progettazione e gestione di una parte della programmazione culturale monzese.
Con l’avvento della Amministrazione Mariani, l’esperienza si è svuotata nel tempo di contenuti e di qualità riempiendosi nel contempo di gravi buchi economici nella gestione. Oneri scaricati di conseguenza sulle casse comunali e sui cittadini di conseguenza.
In queste settimane moltissime Associazioni culturali monzesi hanno scritto una lettera (LINK) pubblicata dai giornali locali. Lettera nella quale si denunciano le carenze e gli sperperi della società, sollecitando il Comune ad affrontare il problema.
Il Sindaco Roberto Scanagatti, ha risposto alla lettera delle Associazioni prospettando l’impegno suo, della Giunta e del Consiglio a trovare le migliori soluzioni a beneficio futuro della qualità culturale monzese e di un uso adeguato delle risorse economiche.
-----------------
Lettera del Sindaco Roberto Scanagatti
Ho letto con molta attenzione la lettera aperta che mi è stata inviata dalle Associazioni culturali monzesi su Scenaperta. Ho colto il segnale di una forte preoccupazione che testimonia un reale interesse non solo per le sorti della società ma per l’insieme delle politiche culturali cittadine. Non intendo quindi sottrarmi a un confronto che considero utile e costruttivo, partendo dal fatto che, come è noto, già subito dopo la mia elezione ho voluto affrontare la questione, leggendo attentamente i bilanci economici e le attività svolte in questi ultimi anni da Scenaperta.
Credo sia opportuno ricordare che la società fu costituita dall’amministrazione Faglia con il compito di gestire, organizzare e promuovere eventi e attività di carattere culturale sul nostro territorio. Un’idea giusta, su cui in molti avevano riposto speranze, perché grazie alla presenza di una struttura più agile si potevano intercettare nuove idee, progetti, opportunità e risorse.
Quindi Scenaperta non fu, come qualcuno sostiene, semplicemente un’operazione volta all’acquisizione del Teatro Manzoni (che per altro, è bene ricordare, a quei tempi rischiava la chiusura) ma un progetto di ben più ampio respiro sul quale ha potuto continuare a crescere e a potenziarsi, tra l’altro, il sistema di offerta teatrale monzese. Tanto che oggi, accanto alla stagione del Manzoni, si è affermata con uno straordinario successo la rassegna teatrale del Binario 7.
Detto questo, è indubbio che le iniziali speranze nate con il progetto di Scenaperta sono state deluse e l’obiettivo fondante si è da tempo oggettivamente smarrito, come ci segnalano anche le associazioni firmatarie dell’appello. Ricordo che tra le voci che negli anni hanno denunciato la deriva c’era anche la mia, proprio perché anch’io non ho condiviso gran parte delle scelte compiute in questi anni, molte delle quali di dubbia utilità pubblica e poco adeguate all’immagine della città di Monza: non credo sia sfuggito a nessuno il cambio radicale che abbiamo voluto cominciare ad imprimere con l’organizzazione dell’iniziativa Monzagp, evento diverso dalle proposte degli ultimi anni e che, non a caso, è riuscito a raccogliere un largo consenso.
Se accanto al venir meno degli obiettivi di crescita si paragonano i costi di gestione della società la sproporzione diventa insopportabile. Soprattutto in una fase come quella attuale, nella quale siamo costretti a fare i conti con la ristrettezza economica e la conseguente difficoltà di sostenere in modo adeguato iniziative e progetti culturali di interesse cittadino.
In conclusione è del tutto evidente che l’attuale assetto societario di Scenaperta non risponda più alle esigenze originarie ed è in questo senso che stiamo valutando una serie di possibilità, tra cui anche quella di mettere in liquidazione la società. Ciò non comporterà comunque l’automatica rinuncia a uno strumento utile alla città e alla vita culturale monzese. Tutt’altro, l’obiettivo è quello di sostenere attraverso mezzi idonei nuove e interessanti iniziative, alcune delle quali stiamo già avviando: tra tutte la prossima apertura del Museo della Città in quello che fu una volta l’edificio degli Umiliati.
Su queste ipotesi intendo confrontarmi con il Consiglio comunale e le associazioni culturali, alle quali rivolgo un ringraziamento, oltre che per questo stimolo, anche per il ruolo indispensabile che svolgono in città.
Roberto Scanagatti
Sindaco di Monza
Report