Sono una signora di ottantacinque anni e negli ultimi anni la politica non mi appassionava più. Iniziavo a non capirla, o meglio, iniziavo a non capire più i politici: portatori di linguaggi sempre più astrusi, pronti a raccontare un sacco di storie ai cittadini per conquistare una poltrona.
Così ero quasi convinta che, anche questa volta, mi sarei recata al seggio con tanta buona volontà, a votare turandomi il naso, spinta da un dovere che sento, più che da un piacere: quello di votare sempre e comunque.
Invece ho trovato in Matteo Renzi la persona giusta per un cambiamento, perché l’unico davvero credibile.
Un uomo competente e che si esprime in modo chiaro: si capisce quando parla (comprensibilissimo anche dagli anziani) e non sembra utilizzare la politica solo come fonte di guadagno.
Così, dopo averlo ascoltato il 22 settembre al Teatro Villoresi, mi sono recata Sabato 10 novembre in sala Maddalena all’incontro organizzato dal Comitato Monza per Renzi.
Non mi attirava soltanto la presenza di Gori, ma, finalmente dopo tanti anni, mi sentivo entusiasta di sentire parlare di politica. E devo dire che anche il pubblico era particolarmente partecipativo, vedendo il corposo numero di domande ed di interventi.
Ho trovato molto simpatiche le parole iniziali di Francesca, una giovane di diciotto con la sua volontà di costruire un futuro migliore, sintetizzata nella frase del Filosofo Aristotele “la speranza è un sogno ad occhi aperti”. Mi sono ritrovata particolarmente nell’intervento del signor Vladimiro, vuoi per vicinanza anagrafica, vuoi per la stesso interesse riacceso dopo anni di allontanamento dalla politica.
Poi si è lasciato spazio al programma di Matteo Renzi. E questo voglio sottolinearlo: si è parlato di programma e di temi concreti. Spesso sento dire, a torto, che il Sindaco di Firenze non ha un programma, non ha argomenti di cui discutere, ma non è vero, ci sono eccome, ma bisogna avere l’umiltà per ascoltarli.
La tavola rotonda moderata da Angelo Longoni (de Il Cittadino) ha generato dentro di me parecchi spunti su cui riflettere ed è stata molto stimolante.
Giorgio Gori, Alessandro Alfieri, l’Assessore Egidio Longoni e la consigliera Xenia Marinoni hanno parlato di programma, di lavoro, di Europa, di scuola, portando anche esempi concreti con la stessa precisione con cui Matteo Renzi correda di numeri e di dati i suoi interventi.
Sono state fatte alcune scelte, perché altrimenti per toccare ogni punto del programma ci sarebbero volute almeno tre serate.
Avessero partecipato all’incontro le persone che credono che Matteo Renzi sia solo un personaggio mediatico, vuoto ed irrispettoso, avrebbero assolutamente cambiato idea.
Avrei tante cose da dire, ma non mi dilungo, altrimenti nessuno leggerà ciò che ho scritto. Concludo solo dicendo che alla soglia degli ottantacinque anni ho ritrovato il desiderio di interessarmi alla politica, quella buona però, e ringrazio che finalmente ci sia un giovane che sta riuscendo a dare la sveglia ad un centrosinistra oramai addormentato ed avvolto su se stesso.
Report