Nonostante le modifiche apportate nel corso dei mesi di discussione - ben sei - il testo risulta ancora carente sul lato della tutela dei beni territoriali e dei piani provinciali e lascia inalterate le perplessità sugli intendimenti finali della Giunta. Come ribadisce Gianfranco Concordati "il testo approvato in Commissione è stato oggetto di una lunga diatriba interna alla maggioranza, anche con modifiche del testo in fase di discussione. Siamo anche riusciti a far passare emendamenti importanti come quello della pianificazione prevalente in caso di discrepanza tra vari livelli di piano, piuttosto che quello sulle distanze. Tutto però rischia di essere vanificato dalle dichiarazioni dell'Assessore Buscemi che ha già dichiarato di voler poi decidere autonomamente sul testo finale. A questo punto ci si chiede cosa siano serviti 6 mesi di lavoro e di ricerca di soluzioni condivise. Per questo il nostro voto contrario era doveroso".
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