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guerrieroCon questa seconda intervista continuiamo il lavoro di “report” tra eletti ed elettori, come contributo a un maggior rapporto tra chi sta “dentro” il palazzo e chi li ha votati.

Domenico Guerriero alle prime ( ultime?) elezioni per la Provincia di Monza e Brianza, risultò la vera e positiva sorpresa elettorale, per la vivacità della sua campagna e per l’ottimo risultato di consenso ricevuto nel collegio che comprendeva la zona Cederna e S.Donato.

Pur essendo nuovo nella esperienza consigliare, il Gruppo del Pd gli ha affidato la responsabilità di Capo Gruppo  per il Pd. In questi anni ha lavorato in stretto contatto con Cecilia Veneziano e Paolo Pilotto, gli altri monzesi della bella compagnia

Dopo questi anni di esperienza nel Consiglio Provinciale, quali sono gli aspetti positivi e negativi che hai vissuto a livello personale, prima ancora che come rappresentante del Pd all'interno del Consiglio?

Per me è stata una grande esperienza  formativa e di vita. Ho compreso meglio la politica e anche l’impegno nello svolgere il mio ruolo da Consigliere.

Ricordo ancora con emozione il primo Consiglio Provinciale in Villa Reale, così come la maratona fino alle 5 di mattina durante l’approvazione del bilancio 2011, esito di uno sforzo enorme di sintesi delle proposte da parte del Gruppo. Ma ci sono talmente tante cose, dalle riunioni di gruppo alla litigata con il dirigente di settore, che riportarle alla memoria è impossibile. Tutti momenti irrinunciabili, anche quelli che mi hanno prodotto qualche sofferenza politica.

....e come Capogruppo e come Gruppo Consiglaire del Pd. quali le difficoltà ma anche le positività che hai rilevato e come avete lavorato nel Gruppo?

Sicuramente di positivo segnalo il lavoro di squadra, innanzitutto in termini di controllo sull’attività della maggioranza con costanti interrogazioni e scrupoloso monitoraggio degli atti. Poi, altrettanto importante, l’azione per imporre la nostra visione politica, concretizzata in centinaia di ordini del giorno ed emendamenti, dal bilancio, alle politiche sociali, alla gestione del territorio.

Ognuno di noi si è specializzato in alcune materie e il mio compito di dirigere questa orchestra è risultato piuttosto semplice, dato che siamo stati da subito ben accordati.

Di negativo segnalo, purtroppo, l’ottusità della maggioranza rispetto a tante nostre proposte, che ha vanificato spesso ore di lavoro in pochi minuti senza entrare nemmeno in una discussione in merito.

Nelle intenzioni del Governo, nel posizionamento dei partiti (anche il nostro) nel sentore dell'opinione pubblica le Province andrebbero eliminate o comunque fortemente ridotte...quale è il tuo parere al proposito, quale posizione state tenendo e quale prospettiva vedi nel futuro della nostra Provincia?

Io sono favorevole ad un livello istituzionale intermedio che sappia coordinare le realtà locali in alcune materie rilevanti: penso alla questione infrastrutturale, penso alla tutela delle aree verdi, alla gestione delle utilities, penso all’organizzazione delle politiche sociali e d’istruzione, penso a tanto altro.

Detto questo, ritengo che le parole d’ordine, più che eliminazione, debbano essere accorpamento, in modo da esercitare le proprie funzioni in una dimensione territoriale adeguata, e razionalizzazione delle competenze, in modo da attribuire a queste istituzioni, con molta più forza, funzioni prescrittive prevalenti, in alcuni settori specifici identificati con chiarezza, sul livello comunale.

Il Rapporto tra Capoluogo (Monza) e resto della Provincia è sempre stato abbastanza "sfilacciato" o poco sentito reciprocamente, come si è operato come Pd per evitare ciò e costruire tale rapporto, anche con il gruppo del Pd comunale di Monza'

L’attività del Partito si è da subito impostata come attenzione a tutte le realtà geografiche provinciali.

La diversa provenienza territoriale dei consiglieri ha permesso di avere un rapporto di forte scambio con le varie aree della Brianza, con le amministrazioni locali, con i Circoli del Partito. Eventi di comunicazione, scambio di idee, ascolto sono stati organizzate a nord, est e ovest, quindi direi che ci siamo mossi bene, con la consapevolezza che migliorare ancora è ampiamente alla nostra portata.

A Maggio ci sono le Elezioni a Monza...quanto secondo te può incidere il buon o cattivo lavoro dell'attuale maggioranza che governa la Provincia Mb sul consenso dei cittadini monzesi e in particolare nella figura di Allevi, che potrebbe essere un probabile candidato a Sindaco di Monza?'

Il fallimento di questa maggioranza è sotto gli occhi di tutti, ed è un fallimento doppio.

Sicuramente un fallimento politico, basta guardare la miseria di atti che questa provincia ha prodotto e la qualità degli stessi.

Altrettanto sicuramente un fallimento etico: l’immagine di una giunta colpita ogni due per tre da procedimenti giudiziari getta nel fango l’idea di politica sana in cui credo, così come getta lunghe ombre sull’opportunità di diverse scelte amministrativa e, per rispondere sul “probabile candidato sindaco a Monza”, faccio io una domanda: è credibile uno che si attornia di questi collaboratori?

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