La battaglia dell’Istituto statale d’arte non si arresta ma continua! Sabato mattina, 24 settembre, gli studenti, gli insegnanti, i genitori degli alunni e tutto il personale è sceso in piazza, ed ha animato le vie del centro di Monza, per chiedere una veloce soluzione del problema della mancanza d’aule e di spazi.
In Piazza Carrobiolo e in Piazza San Paolo hanno accolto i passanti con laboratori creativi, punti di informazione coloratissimi, gazebo per la raccolta firme..convinti che a Monza “è meglio avere più artisti che Ministri”!
Ma i futuri artisti dovrebbero avere anche luoghi adeguati e consoni dove poter studiare e prepararsi…luoghi che l’Amministrazione Comunale, invece, nega e continua a negare non preoccupandosi di trovare alternative valide.
Gli studenti, dall’inizio dell’anno scolastico, sono obbligati a fare doppi turni per sfruttare al massimo i pochissimi spazi rimasti, condannandosi a lezioni “groviera” e molti iniziano a temere che l’anno in corso possa essere invalidato.
Un situazione che ha dell’incredibile, invece è la dura e cruda realtà. Mentre l’ISA è obbligata ad elemosinare pochi spazi per poter sopravvivere, i Ministeri del Nord hanno abbondanza di spazi, per la maggior parte lasciati vuoti ed inutilizzati….garantiti dalla stessa Amministrazione Comunale che ha lasciato l’Istituto d’Arte in “braghe di tela!”.
Ma i monzesi non si sono dimostrati insensibili verso la sorte dell’Isa, hanno supportato i ragazzi e gli insegnanti firmando l’appello, rivolto a Mariani ed Allevi, per il recupero immediato del dell'ex- Borsa e la sua restituzione alla scuola. A fine giornata le firme raccolte erano circa 8000!!!
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