Il Comitato “la Villa reale è anche mia” attraverso Lega Ambiente ha presentato il ricorso al Tar riguardo al famoso appalto indetto da Infrastrutture Lombarde per la gestione della Villa Reale da parte dei privati.
Il ricorso è contro tutti gli Enti coinvolti (I.L., Consorzio,Comuni Monza e Milano, Ministero) e ritiene illegittimo e/o nulla la concessione fatta.
Il ricorso fa perno su alcuni importanti motivazioni:- L'appalto viola il Codice dei Beni Culturali, in spregio allo stesso Codice "Urbani" del 2004 votato all'unanimità ai tempi del Governo Berlusconi.
- Questa violazione riguarda il fatto che la Villa Reale è un bene culturale di proprietà pubblica e complesso monumentale ,mentre la concessione prevede nel suo dispositivo all'art.13 la funzione culturale e museale come residuale, privilegiando invece quelle commerciali e artigianali.
- L'accordo di programma fa riferimento alla "conservazione monumentale, ambientale garantendone la fruizione pubblica..." mentre, stante tutte queste attività commerciali impediscono la fruizione del pubblico alla reggia e nel contempo dovrebbe essere il privato a decidere quali sono i prezzi di ingresso per il pubblico
- La concessione ha una durata di 22 anni con scadenza nel 2033 mentre il Consorzio ha durata ventennale con scadenza nel 2029, con 4 anni quindi di sfasatura e vacante
- Infine nel momento che Infrastrutture Lombarde ha indetto l'appalto per il Consorzio i "beni non risultavano conferiti" così come prevede la legge.
Questioni quindi pesanti , quelle presentate dagli Avvocati Beacco,Colombo e Romani e che dovranno essere seriamente valutate dal Tribunale Amministrativo.
Dopo il pronunciamento dell'Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici che ha già rilevato importanti irregolarità nel Bando anche questo ricorso ha buone probabilità per essere accolto.
Con molta responsabilità, il Comitato non ha richiesto la sospensione dei lavori di restauro, perché (a differenza delle calunnie del Sindaco) tutti hanno a cuore che con urgenza si avii il restauro di una Villa abbandonata a sé stessa ed in grave stato di degrado.
Il recuperò però deve andare nella direzione di una Villa restaurata per le funzioni prioritarie proprie: quelle museali e culturali.
Comunicato stampa del Comitato (Link - clicca qui)
Report