Sabato 7 maggio, una biciclettata colorata e straripante ha attraversato Monza per sensibilizzare i cittadini su una delle iniziative più bizzarre e curiose inserite nella Variante al PGT della Giunta Mariani.
La progettazione e la realizzazione di una monorotaia che dovrebbe unire la zona est a quella ovest della città, sfruttando il Canale Villoresi, attraverso pilastri, ingombranti, alti circa 7 metri!
Erano in tanti: studenti, associazioni, comitati, gruppi politici, cittadini che hanno rinunciato ad un sabato di mare ed hanno sfidato un caldo (quasi torrido) per una buona causa.
Partenza alle 15,00 , da due luoghi differenti, un arrivo in comune, per dirsi l’un l’altro che questa ovovia, che andrà ad occupare la pista ciclabile lungo il Canale Villoresi, distruggendola, “se tocca, tocca tutti, nessuno escluso!” Per questo i partecipanti erano in tanti, più di 120, e ad ogni tappa il gruppo si infoltiva, accogliendo compagni di viaggio conosciuti e nuovi , per continuare tutti insieme e condividere, simbolicamente, il futuro.
7 le tappe della biciclettata, molte di più quelle per riflettere, per due itinerari speculari, vissuti in sella ad una bici, in compagnia di moltissimi amici, baciati tutti dai raggi… di un sole di maggio.
Via della Boscherona, via Sempione-Canale Villoresi, via Toniolo ex-Fossati Lamperti, per dire che l’”ovetto- via” di Mariani è una struttura superflua e dannosa, sia sotto l’impatto ambientale, sia sotto quello sociale, buona solo a produrre un’inutile “frittata dei trasporti”. Monza ne uscirebbe mortificata!
Via Guardini- Piazza Pertini, cave Rocca/Rovelli, via della Lovera, per dire che un’infrastruttura come una monorotaia si addice a città di 300 mila abitanti, mentre Monza, attualmente, ne conta solo 120 mila. Sarebbe, di sicuro, una scelta sovradimensionata ed esagerata!
Alle 17,00 ritrovo unico nel Parco della Cascinazza, in via Ghilini. Parcheggiate tutte le bici, circondati dal verde e dalla pace della natura, molti hanno sentito l’impulso a dire, a farsi sentire, a parlare “a ruota libera”: tantissimi interventi hanno coronato e concluso degnamente questa armonica iniziativa ecologica e logica. Un modo per ri-conoscere alcune zone suggestive della Città e riappropriarsene per ritornare a vivere l’area lungo il canale Villoresi, ultimamente emarginata e quasi dimenticata. Un modo, infine, per dire che i monzesi, quelli che pensano, non “abbassano la guardia” e nemmeno la testa (neanche per protesta).
E per il Sindaco, autore di questa oscena proposta, hanno una sola risposta: “ma dai….. pedala!”
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