Venerdì pomeriggio blitz del “celeste” Formigoni in Villa Reale, per annunciare in Conferenza Stampa il vincitore del Bando e le condizioni dell’offerta vincente.
Ad “accogliere” il Governatore simpatizzanti del “Comitato la Villa Reale è anche mia” e dei giovani studenti dei collettivi, che dopo un ironico applauso al suo arrivo hanno fatto seguire fischi e cori da stadio con i “vergogna-vergogna”. Formigoni, così preso dal suo personaggio ha in un primo tempo pensato che erano ovazioni in suo favore ed ha quindi risposto agli applausi con un saluto caloroso, salvo solo dopo, ai primi slogan capire che non era aria…
In una Conferenza Stampa surreale: perché di fatto i giornalisti non hanno potuto fare domande, Roberto Formigoni, ha colto l’occasione per “vendere il prodotto appalto” con una relazione fatta , tutta sulla difensiva e tesa a dimostrare che la Villa Reale rimarrà pubblica e aperta tutto l’anno ai cittadini Ai che hai privati verrebbe richiesto solo di svolgere le funzioni di servizio (ristorazione, biglietteria etc.).
Con l’apertura delle buste, oltre che a sancire il vincitore in Italia Costruzioni , si scoprono interessanti e casuali (?) novità, che coincidono con alcuni dei problemi denunciati dall’opposizione in questi mesi.
La durata della concessione passerebbe da 30 a 20/22 anni (dato da chiarire..), l’affittanza da 30 a 60 mila euro l’anno, gli oneri finanziari passerebbero da quasi 6 a oltre 8 milioni di euro, così come si alzerebbe a 0,70% il contributo sugli utili dati al consorzio.
La prima esposizione dell’offerta da parte di Formigoni lascia decisamente perplessi riguardo al fatto che in corso d’opera, si siano cambiate alcune condizioni di offerta, che guarda caso riguardano i problemi che hanno posto più problemi politici e a rischio invalidazione del bando stesso.
I lavori, sempre secondo l’offerta dovranno concludersi entro il 2014.
Malgrado il grande sforzo di Formigoni e di Mariani, di rassicurare tutti i presenti che la Villa Reale svolgerà la propria funzione culturale e museale: la distribuzione degli spazi prevista e la non chiarezza su come sia possibile che dei “costruttori” possano gestire la programmazione culturale e mussale lasciano tutta aperta la vera questione.
Sarà possibile portare a reddito ed a utilità privata, una Villa che svolga le funzioni culturali e museali? Quali saranno da parte di un privato “costruttore” le professionalità e i progetti necessari a garantire queste funzioni? Avrà il Consorzio (cosa non avvenuta finora) un ruolo di governance o si limiterà a prendere atto di quanto farà il concessionario?
Da un appalto guidato a un risultato guidato?
Report