Giovedì sera il Consiglio Comunale boccia, per soli due voti di scarto, un odg per la sospensionedell’appalto della Villa Reale, grazie al voto di due consiglieri comunali (Dalla Muta e Boscarino) eletti nel 2007 con la Lista Faglia.
Dopo mesi di battaglie del Pd e della minoranza, si è riusciti a fare esprimere il Consiglio Comunale sulla vicenda dell’appalto della Villa. Dopo mesi, che la maggioranza ha cercato in tutti di modi di impedire l’espressione del Consiglio Comunale.
Un voto per ridare un minimo ruolo alla città di Monza, espropriata completamente da qualsiasi ruolo e decisione da Regione Lombardia.
L’appello al voto nominale proposto dal Pd, è stato richiesto, affinché siano chiare e trasparenti le responsabilità personali e politiche di fronte alla città dei consiglieri eletti.
L’esito in termini ciclistici è stato quello di un risultato sul “filo di lana”: 21 i Consiglieri contro la sospensione del Bando (Pdl, Lega, il consigliere Boscarino dell’Udc) e 19 consiglieri quelli a favore (Pd, Città persone, Sel, Fli, Forza lombarda, i consiglieri Pepe e Di Pasquale dell’Udc).
Una maggioranza quindi, spaccata e pesantemente attraversata da divisioni interne e una minoranza “trasversale”, più ampia di quella indicata dalle elezioni del 2007. Questo il fatto politico nuovo.
Con il voto di ieri sera, non si chiude la vicenda Villa reale: l’opposizione alla privatizzazione è cresciuta in città in questi mesi da parte di migliaia di cittadini e ci sono probabilmente margini per un ricorso legale ed amministrativo.
Si apre comunque una nuova fase, nella quale si dovrà anche riformulare radicalmente il ruolo del Consorzio Parco e Villa Reale, che finora non ha svolto nessuno dei ruoli progettuali e di governance per il quale era nato..
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