Già un Bilancio preventivo discusso e votato in primavera, la dice lunga sulla qualità della programmazione politica di questa Amministrazione. Se poi ci mettiamo poi la lunga fila dei creditori non pagati che lavorano per il Comune, grazie al "patto di stabilità" di Tremonti e un annunciato taglio (Assessore Maffè) del 70% per le spese ai servizi sociali, il dramma è compiuto!
Il taglio era più che nell'aria, perché preannunciato a più livelli, un taglio: figlio di questo Governo (27% ai piani di zona) e di questa Regione (53%).
Siamo di fronte a una vera e propria scomparsa del modello e della sostanza del "welfare" come strumento di sostegno e di servizio ai cittadini. Cittadini che in un periodo di crisi si trovano contemporaneamente: ad avere meno reddito, più peso fiscale e meno servizi.
I più colpiti anziani e minori.
La beffa? "il ballo del mattone" (variante) prevede la previsione di 31 asili nido, centri per anziani e giovani...tanti specchietti per le allodole (i cittadini) in cambio di cemento e mattoni.
Riuscire a fare uscire dal silenzio questa drammatica situazione nella quale rischiano soprattutto le fasce deboli, ormai presenti in tutte le nostre famiglie è un obbligo politico e informativo del quale farsi tutti carico.
Report