Monza, Arcore, Brugherio, Bovisio Masciago, Concorezzo, Triuggio, Burago. La lista è provvisoria ma già piena di milioni di metri cubi di nuovo cemento residenziale e commerciale da far traballare l'equilibrio territoriale della Brianza, provincia che già vanta percentuali tra le più alte in Italia di consumo di suolo: 55%, cifra che con i piani di governo del territorio (PGT) all'esame dei comuni potrà lievitare nei prossimi anni fino al 65%.
A fronte di questi dati la giunta provinciale ha dichiarato guerra al mattone ma nei primi atti adottati ha dato il via libera alle colate di cemento previste dal PGT di Bovisio Masciago, ad esempio, dove sono previste una torre alta di circa 17 piani (9.000 mq) da collocare al confine con il territorio comunale di Desio, affacciata sulla Pedemontana e posta in vicinanza al forno inceneritore di Desio. Tale previsione, tra l'altro, si colloca all'interno del Parco sovra comunale (Plis) del Grugnotorto Villoresi. Nella lista anche un nuovo centro commerciale (22.500 mq) da sviluppare a ridosso con la SP 527 "Bustese".
"Abbiamo avviato un monitoraggio nei comuni brianzoli e già presentato alcune interrogazioni in consiglio – dicono Domenico Guerriero, capogruppo PD in Consiglio provinciale e Gigi Ponti, segretario provinciale. Sul PGT di Bovisio registriamo un primo via libera della giunta provinciale in evidente contrasto con le dichiarazioni e le petizioni di principio contro il consumo di suolo da parte dei vertici dell'amministrazione provinciale. Il sì al PGT di Bovisio stride oggettivamente con gli altri pareri finora concessi che hanno bocciato interventi di molto minore entità. E su questo vogliamo spiegazioni. Il PD è per la tutela del territorio e contro il consumo di suolo".
Se Bovisio è il primo Pgt su cui si è espressa la giunta provinciale altri piani arriveranno presto all'esame dell'esecutivo. C'è Monza, il capoluogo amministrato da Lega e PDL, con 4 milioni di metri cubi di nuove residenze e centri commerciali e produttivi e la cementificazione della Cascinazza, area agricola e di esondazione del Lambro, su cui i metri cubi costruibili nell'interesse della famiglia Berlusconi potranno crescere dai 120 mila attuali a più di 500 mila.
Sempre nell'interesse della famiglia del premier anche il progetto Milano 4, previsto nei piani del comune di Arcore, in pieno parco della Valle del Lambro: 25 palazzi da tre piani, 400 appartamenti per un totale di 150mila metri cubi che ospiteranno 1.200 nuovi residenti. Un investimento da 220 milioni che Idra, l'immobiliare dei Berlusconi, ha già presentato alla giunta di centrodestra.
Brugherio è l'altro comune brianzolo dove incombono progetti che prevedono la costruzione di un centro commerciale e di un parcheggio su 2 livelli pari ad un'occupazione di suolo di 160.000 mq in un'area attualmente destinata a verde attrezzato e aree agricole.
A Burago l'esito del PGT è appeso ad un ricorso al TAR promosso da Legambiente, la sentenza è prevista per il prossimo 2 dicembre: l'aumento del consumo di aree verdi è pari al 10% che porterà il totale a un 51% sul totale del territorio comunale.
Nel PGT di Triuggio è previsto tra l'altro un Piano di intervento integrato da 44 mila metri cubi residenziali concessi ai privati in cambio della cessione al comune di Villa Don Bosco. Il piano prevede nuove e massicce potenzialità edificatorie su diverse tipologie di aree anche verdi.
Infine Concorezzo, dove si punta come a Monza a una sovrastima dell'espansione demografica (da 15.000 a 16.500), con un incremento di consumo di suolo che passa al 51% e la realizzazione della nuova circonvallazione che taglierà 2 aree verdi che in un prossimo futuro potranno diventare edificabili a scapito delle ultime porzioni di verde pubblico rimaste.
Fonte: sito web PD Monza e Brianza
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