Alla presenza di una stampa monzese al gran completo il Pd di Monza ha esplicitato le ragioni di un no esplicito alla variante di Mariani e come il partito intende mobilitarsi in città e con i cittadini per opporsi all'arrivo dei 4 milioni di metri cubi di nuove costruzioni in arrivo sulla nostra città.
Marco Sala, forte del documento dell'Assemblea del Pd di Monza (vedi documento completo) ha utilizzato le immagini e gli slogan utilizzati questa estate riguardo ai tre anni di Giunta Mariani
Una fotografia attuale e calza a pennello anche per la variante del Pgt presentata.
Una città bloccata: dalla paralisi del traffico, dai cantieri fermi, dalle opere pubbliche non completate. Mo vi immaginate cosa questa città diventerà con 50/80 mila abitanti in più in termini di traffico, di infrastrutture, di inquinamento?
Una città svenduta: dopo le svendite del patrimonio pubblico già fatto con la cartolarizzazione adesso von il "nuovo pgt" si va a "fare cassa" svendendo alla logica del cemento quanto ormai rimane di aree agricole e verdi. Ma lo cosa più preoccupante che va a "svendere" la qualità del vivere di una intera città
Una città abbandonata: allo smantellamento e al taglio dei servizi alla persona l'attuale proposta "sociale" della variante propone la "foglia di fico" di tanti asili nido (micro e privati) e di una RSU o un centro giovani qua o là nella logica dello scambio con il cemento senza un reale censimento dei bisogni e soprattutto di risposte necessarie.
Sala ha anche denunciato il "Mariani bifronte"..." andatevi a rileggere le affermazioni dell'allora Sindaco a sostegno del Piano Benevolo con la difesa del dei parchi di cintura urbana e andate a vedere la variante che cancella di fatto i parchi prevedendo proprio in quelle aree gli insediamenti più massicci!"
Ribadito da Sala che il nostro, non è solo un no ma una idea di città diversa, che tiene insieme sviluppo con ambiente, edilizia sociale con difesa delle aree verdi, servizi con necessità del territorio. Una città sostenibile.
Roberto Scanagatti ha subito precisato che "non siamo di fronte a una variante del pgt ma un vero e proprio nuovo piano targato Romani ed ereditato dall'Assessore Clerici. Un piano che andrà a riempire tutte le aree verdi ed agricole della città, liberalizzando tutto il territorio".
Il nostro Capogruppo ha poi efficacemente dato una immagine politica a tutta l'operazione. "come a livello nazionale sulla Giustizia per salvare una sola persona (il presidente del consiglio) si sta stravolgendo tutto l'impianto della giustizia italiana, così anche a Monza per l'interesse solo di qualcuno per la grande operazione Cascinazza si intende stravolgere tutta la città"
Riguardo ai lavori della Commissione urbanistica si sta assistendo a una task force senza precedente, convocazioni tutti i giorni con l'obiettivo dichiarato dalla Giunta di portare in aula consigliare l'argomento entro il 27 di Novembre.
A fronte di un confronto civile e positivo in commissione Scanagatti ritiene praticamente impossibile che questo possa avvenire, salvo forzature che potranno diventare un boomerang che ritornerà contro la stessa amministrazione comunale. Non solo per la reazione dell'opposozione ma anche per quella di alcune forze interne alla stessa maggioranza.
Nel merito del lavoro della commissione, l'approfondimento sta facendo emergere ancora più gravemente la mancanza di informazioni su volumetrie e indici massimi di edificazione, le incongruenze sui cosiddetti 6 poli, dei quali non se ne capisce logiche e utilizzo.
Una cosa certa, sta pian piano venendo fuori : siamo in presenza di un piano che prevede come minimo (parole dell'Assessore Clerici) un 30% in più di insediamento abitativo e con una città con 30 mila abitanti in più e come massimo (come sostiene il Pd) per un raddoppio dell'edificazione e degli abitanti dell'attuale città.
La conferenza stampa è stata infine l'occasione per informare la cittadinanza che nel mese di novembre e dicembre il Pd di Monza lancerà una grande campagna di mobilitazione e comunicazione e che una parte del percorso verrà realizzata, insieme alle altre forze di minoranza presenti e assenti in consiglio comunale.
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