A prescindere dalle preferenze di ciascuno di noi un risultato importante è stato raggiunto! Per la prima volta una donna viene eletta a segretario del principale partito della sinistra italiana.
Questo risultato incarna una volontà politica di parità di genere presente in tutti i documenti del partito.
L'altro risultato importante è che le elezioni primarie hanno visto la partecipazione di circa un milione e trecentomila elettori, superiore alle aspettative.
Ancora, per la prima volta, il voto delle primarie ha ribaltato il risultato del voto degli iscritti e questo sta naturalmente alimentando un certo dibattito all'interno del partito. Personalmente ritengo che ritornare nei confini di un voto per la segreteria nazionale riservato solo agli iscritti toglierebbe al partito quella iniezione di partecipazione e di energia che ancora una volta si è verificata.
Certo lo statuto del partito prevede la costituzione di un Albo degli elettori che non è mai stato realizzato. Questo nel tempo ha aperto la strada a scalate che potremmo definire “esterne” da parte di elettori di forze politiche diverse dal Partito Democratico. Anche questa volta ciò si è in parte verificato: per esempio a Monza abbiamo visto l'attivismo e la partecipazione di iscritti di Possibile, una forza politica che, a differenza di Articolo 1, non ha formalmente aderito al percorso Costituente.
In conseguenza di questo congresso vedo due rischi e una grande opportunità.
Il primo rischio è svilire il ruolo di coloro che non sono mai usciti dal Partito e che sono rimasti orgogliosamente "ai remi" per consentire che il partito funzionasse.
Il secondo rischio è legato all'alternativa che io credo i due candidati alla segreteria incarnavano: l' ”utopia” di Elly Schlein e il pragmatismo di Stefano Bonaccini. Se prevalesse solo l'utopia io vedo il rischio che l'attività quotidiana e concreta che tutti i nostri amministratori locali svolgono per il bene delle loro comunità sia immediatamente svilita, se commisurata con una visione utopistica del ruolo del partito.
L'opportunità è invece legata alla possibilità di coinvolgere in modo attivo nella vita del partito nuove persone, in particolare giovani e donne. Da questo punto di vista molto dipenderà dalla volontà di Elly Schlein di chiarire a chi ha partecipato alle primarie, non essendo un elettore del PD, che questo è il momento di impegnarsi giorno per giorno per affermare e realizzare le proposte del Partito Democratico nella società.
Buon lavoro a Elly Schlein e a tutti noi per il bene della comunità democratica!
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