Questa è una breve considerazione che mi sento di condividere. L’idea è quella di vedere i problemi ma di avere come obiettivo una serie di proposte per impostare una strada da percorrere.
1) Stiamo sempre a mediare
La prima riflessione che mi viene in mente è che siamo un partito che per governare tende a mediare i problemi. Io stesso mi sono reso conto che ho fatto mia questa modalità che ha dei vantaggi perché cerca di risolvere un problema trovando delle soluzioni condivise anche se tante volte il problema non può essere completamente risolto. Approcciare i problemi es Lgbt , Ius soli, la riforma del catasto e delle concessioni balneari , d’altra parte ci espone al rischio che alcuni non li considerano “prioritari” per motivi di convenienza, come abbiamo visto in pratica per cui alcuni partiti si sfilano per ragioni solo elettorali.
I 5S hanno fatto cadere il governo e si sono messi a fare opposizione dopo cinque anni dove hanno governato con tutti e non hanno fatto le cose mirabolanti che la gente si aspettava. Noi siamo sempre quelli che preso un impegno mantengono la parola data. Vedi la caduta del nostro governo con Conte e quella del governo Draghi. I 5S si sono sfilati e improvvisamente sono diventati opposizione.
2) Cambiamo il segretario non il partito
Siamo sempre i più bravi anche a scaricare le colpe sul segretario, dimenticando che c’è un partito che dovrebbe lavorare insieme. C’è bisogno di una modifica sostanziale per evitare che il cambio del segretario sia la strada più comoda per non cambiare niente.
3) Avere un programma chiaro
Avere un programma chiaro è indispensabile perché siamo additati da qualcuno di essere di destra, da altri di essere di sinistra oppure di centro, penso che su tutti i temi importanti dovremmo avere una linea a sinistra, che vuole dire di interesse alla gente, lavoro, scuola, sanità, trasporti, transizione ecologica ci devono vedere con una linea definita. Non rincorriamo sempre gli altri. Se siamo antifascisti lo dobbiamo essere sempre, alcune volte sembra che i partiti di sinistra. Non siamo più riconosciuti da un ceto medio basso al quale dovremmo garantire una vicinanza nelle proposte. Anche in questa campagna poi ci siamo messi come alternativa alla destra senza essere stati capaci di costruire una coalizione. Facciamo un programma “CHIARO” nostro e su quello andiamo a confrontarci con gli altri.
4) Temi di altri votati
Altra cosa che salta all’occhio è che su alcuni temi come il reddito di cittadinanza o la diminuzione dei deputati siamo stati leali col governo in carica non prendendo nessun merito e votando alcune leggi come la riduzione dei parlamentari che non pochi problemi ci ha creato. Cito l’esempio del reddito di cittadinanza che nel nostro programma era più avanzato di quello dei 5S, ma nessuno lo ha colto oppure non è stato correttamente spiegato.
5) Partiti di sinistra
Sul tema dei partiti di sinistra continuavo a vedere una proliferazione dei partiti , Unione popolare, sinistra italiana, i verdi, possibile, articolo uno , rifondazione comunista, comunisti italiani. Con queste condizioni pensare che la sinistra si possa unire è “dura”. Anche questi partiti hanno perso il contatto con la gente comune eppure questa cosa viene rimproverata solo al PD.
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