I Consiglieri Comunali durante “Altrove” festa del PD di Monza hanno trasmesso ai partecipanti il punto della situazione dei lavori comunali e questo vuol dire parlare solo delle iniziative dell'opposizione già che i lavori comunali si sintetizzano nel “Nulla di Fatto”.
Hanno diviso gli interventi nelle tre problematiche che considerano da importanza vitale per la citta; ossia l’Urbanistica, l’Ambiente e la Mobilità.
Nell'Urbanistica la Giunta si limita a passare la palla agli operatori del settore riservando al Comune il ruolo di promotore delle iniziative private, come nel caso del grattacielo che loro immaginano nello skyline di Monza come un simbolo della modernità vista da Milano, senza sapere che questo simbolo nacque in America, dove la colonizzazione del territorio partiva dai porti nei quali approdavano e si ammazzavano gli immigrati che scendevano delle navi e che aspettavano di essere messi in condizione di addentrarsi nel deserto che si presentava davanti loro, ma non è questa la situazione italiana.
Sia nell’ambiente sul quale non viene presa nessuna iniziativa, neanche la più piccola, come nel caso dell'energia alternativa a uso scolare, dicendo che sono cose molte tecniche e che loro sono politici, bocciando il tutto con scuse molto generiche.
Sia con la mobilità a cui negano la costruzione di piste ciclabili e per cui le sole iniziative accettate sono quelle che provengono dalla città di Milano.
La domanda che è rimasta senza risposta è come fare fronte al formidabile uso da parte dalla Giunta della disinformazione nella quale fatti e misfatti, promesse incompiute e giri di boa hanno sempre la patina scintillante di una meta raggiunta.
Degli esempi messi sul tavolo per spiegare il “modus operandi” della giunta ci sono due situazioni che hanno denominatori comuni; e sono quello del cambio della destinazione d’uso del Cereda, abbinato in principio a Centro Culturale museale con soldi già stanziati, per passare poi all’uso di piscina e calcetto, a quello del Ripristino della Villa Reale e del Parco, con soldi della Regione, che vogliono destinare alla rimodelazione dell’autodromo.
Ci sono problematiche che l'Italia, Monza e il mondo oggi non possono scansare più, e sono quelle del Lavoro, della Cultura e della problematica dell'Immigrazione.
Sarebbe bello trovare delle soluzioni che diano risposta a queste tre aspetti della problematica mondiale.
Nelle soluzioni dovremmo mettere il Bue davanti al carro: per primo il Lavoro, giacché sarà la forza trainante delle delle altre due soluzioni, della Cultura e della integrazione derivante dall'Immigrazione.
Nel PD a livello locale possiamo partire dal promuovere la concrezione di queste due iniziative cosi come sono nate, evitando qualsiasi snaturalizzazione.
A livello nazionale si potrà lavorare per la concrezione di un piano di sviluppo industriale ed economico 4.0, che tenga conto della produzione della Cultura, il secondo punto però di principale priorità è la creazione di un polo culturale Umanistico che dia risposta all'Uomo, con la U maiuscola, e si potrà dire che sono solo due piste già battute e che sempre si parla di queste iniziative e di queste priorità.
La Rivoluzione consiste nel farle abbinare sullo stesso piano di sviluppo, una New Deal dove il lavoro produce Cultura, e la Cultura produce benessere. Questo abbinamento è già un Programma.
Quale ruolo giocano integrazione e immigrazione?
Oggi senza l'immigrazione non si può parlare di produzione, non si può parlare di Cultura senza parlare di un Umanesimo la cui essenza sarà quella di accettare la Cultura di cui provengono gli immigrati.
Come i mattoni del DNA che raggiungono i binari del Lavoro e quello della Cultura, e tutto l'insieme avrà un aspetto tridimensionale e dinamico come dovrebbe corrispondere a tutte le autentiche imprese umane.
Quale immagine descrive questo piano in maniera efficace? L'immagine di un Nuovo Rinascimento.
Perché non farlo iniziare da Monza?
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