Riflessioni sul colloquio con un' amica che non voterà PD (ma voterà Giorgio Gori!). Quest'amica, di sinistra da sempre, nonostante il riconoscimento dei molti risultati dei nostri governi, mi ha detto che non voterà PD perché non sopporta Renzi.
Tra le sue tante affermazioni mi hanno colpito:
- Renzi non capisce il Popolo della sinistra, non è uno dei nostri !
- Ma perché non ha fatto come Macron ? Doveva candidarsi fondando un suo partito. Perché ha scelto di “scalare” il PD ?
- Perché si ostina a difendere la Boschi ?
Il nostro colloquio è stato molto amichevole ma certo mi ha lasciato l'amaro in bocca.
Ecco allora alcune riflessioni.
Penso che, come ho sentito ieri sera per i vaccini, Renzi è vittima della sua stessa efficacia. I vaccini funzionano e molte persone non si ricordano più a cosa servono.
Il Partito Democratico aveva ereditato soprattutto dal PCI e i suoi discendenti il suo DNA di partito di opposizione, incapace, agli occhi della maggioranza degli italiani, di guidare il paese.
Io penso che, al di la dei singoli provvedimenti, Renzi abbia “sdoganato” il PD come partito di sinistra di governo.
Certo quando si governa è più difficile mantenere la propria identità di sinistra. Il “D'Alema dì una cosa di sinistra ! “ ci ricorda qualcosa ?
Credo di interpretare il pensiero della mia amica: “se c'è riuscito quel cretino di Renzi ci può riuscire chiunque ! ”.
Peccato che non sia così: basta pensare che l'Ulivo non è riuscito ad approvare i DICO (!) o pensare alla vicenda di Eluana Englaro per capire che le Unioni Civili e il Testamento Biologico non sono stati affatto conquiste facili.
Renzi non è uno dei nostri. Ma per andare al governo abbiamo dovuto ricorrere ad un democristiano doc come Romano Prodi (da me amatissimo per altro !).
Ma Romano Prodi sapeva unire mentre Renzi divide ! vero ! ma per cercare di mantenere un'alleanza larga Romano Prodi è caduto due volte a causa della eterogeneità della propria alleanza politica.
Perché Renzi non ha fatto come Macron ? Meno male dico io!
Prima di tutto perché il Partito Democratico non è Renzi !
Come diciamo sempre dell'ambiente, Renzi lo ha preso in prestito dai nostri figli.
Un partito di oltre 200.000 iscritti e parecchie migliaia di amministratori locali non può essere identificato semplicemente col suo leader di turno.
Avremmo preferito che l'ascesa di Renzi coincidesse con un Partito Democratico al 6% come il partito socialista francese ?
Infine un commento sulla difesa di Maria Elena Boschi. Discorso difficile e controverso; basta ricordare l'editoriale di Mauro Calabresi su Repubblica “Maria Elena Boschi, farsi da parte e salvare il PD”, per capire che le opinioni sul caso sono molto diverse.
A me piace pensarla in positivo. Se convinto della totale innocenza della Boschi, perché il PD avrebbe dovuto sacrificarla ? La dignità di una persona non conta ?
E poi li abbiamo sempre difesi tutti, a cominciare da Massimo D'Alema ! Nel 2002 Monte Paschi di Siena acquistò per 2.500 Miliardi (!) di lire la Banca del Salento guidata dal dalemiano Vincenzo de Bustis, che diventò poi anche Direttore Generale di MPS. Da quel momento è cominciato il declino del Monte Paschi di Siena. Noi, il popolo della sinistra, non abbiamo eccepito nulla ! Perché eravamo tra i nostri !
Allora tutto bene Renzi e il renzismo ? Certo che no ! Non posso certo essere contento che una parte dei nostri compagni se ne vada, spesso con grande sofferenza.
Allo stesso tempo noto uno sfasamento temporale tra gli avvenimenti e la reazione di persone come la mia amica.
La Riforma delle pensioni Fornero è stata approvata il 22 Dicembre 2011; l’accordo UE sul Fiscal Compact è stato approvato il 2 Marzo 2012; il Pareggio di Bilancio in Costituzione è stato approvato il 20 Aprile 2012. Per tutti questi provvedimenti i nostri dirigenti in carica erano:
- Segretario PD: Pierluigi Bersani
- Responsabile del settore “Economia e lavoro” del PD: Stefano Fassina
Sicuramente la mia amica queste cose le sa ma, secondo me, sotto sotto le pensa colpa di Renzi…Di certo all’epoca la mia amica non ha manifestato le perplessità sul partito che manifesta oggi.
Eppure è evidente che chi è venuto dopo Bersani ha dovuto gestire una eredità terribile dal punto di vista sociale e politico.
Concludo con questa piccola provocazione: la sinistra-sinistra è quella parte che agisce per essere una minoranza ma pretenderebbe di orientare i comportamenti della maggioranza. Peccato che il tempo delle avanguardie rivoluzionarie sia passato da un pezzo.
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