Andando all'incontro sul referendum pensavo ai miei conoscenti sicuri sulla posizione da tenere: “Ci si astiene! il PD è sempre stato contrario a questo referendum! Perché Gori e alcuni Sindaci ora sono per il Sì?“. Immaginavo di non trovare i miei conoscenti all'incontro e questo articoletto è stato scritto pensando al loro.
Parto da una di quelle “chicche” che arricchiscono questi incontri. Nel 2007 la richiesta di maggiore autonomia venne approvata da tutto il Consiglio regionale lombardo, compresi DS e Margherita. Venne quindi dato mandato a Formigoni di trattare con il governo di allora guidato da Romano Prodi. Caduto Prodi, Formigoni venne convocato ad Arcore dal neo primo ministro Berlusconi. Indovinate chi trovò con Berlusconi ? Gli allora ministri Roberto Maroni e Luca Zaia (sì proprio loro !). In quell’incontro Formigoni si sentì dire che la richiesta di autonomia lombarda doveva essere lasciata cadere! Certo che le persone vengono proprio prese in giro da una certa politica che vorrebbe essere popolare e populista…. La “chicca” è stata raccontata da Formigoni in una recente intervista ed è stata riportata da Enrico Brambilla.
Veniamo ai contenuti veri e propri dell'incontro. Le posizioni dei due relatori: Enrico Brambilla a favore del non voto e Roberto Invernizzi per il Sì.
Ma, entrambi, favorevoli ad una richiesta di maggiore autonomia nell'ambito di quello che viene chiamato “federalismo differenziato”.
Ed entrambi concordi sull’inutilità di questo referendum che costerà circa 50 Milioni di euro, tanto quanto la Regione spende per tutti i piani di zona socio-sanitari.
Il consiglio della Regione Emilia Romagna ha approvato, col voto contrario della Lega Nord!!!, una richiesta di maggiore autonomia su alcune materie (tutela del lavoro, istruzione, commercio con l’estero, rigenerazione urbana, tutela della salute e dell’ambiente, governance locale; qui il link per chi volesse approfondire), evitando lo spreco referendario.
Spreco che, ricordo io, in Lombardia è passato con l'approvazione del Movimento 5 Stelle. Certo i grillini sono “animali strani”: si indignano per i biglietti gratuiti dati negli stadi ai consiglieri comunali (costo per la comunità qualche centinaio di euro) e minimizzano una spesa inutile di 50 Milioni di euro.
Spesa inutile? Sì inutile! Anche il prevalere del Sì non comporterà alcuna conseguenza a breve termine. Per di più allo scadere della legislatura e quindi con la necessità di aspettare la formazione del nuovo governo per intavolare qualsiasi trattativa.
Altre informazioni emerse riguardano i messaggi scorretti contenuti nel sito istituzionale della Regione Lombardia.
Prima di tutto la promessa di trattenere in Regione almeno la metà del residuo fiscale per un importo pari a 27 Miliardi di euro. Enrico ha spiegato che il residuo fiscale consiste nella differenza tra le tasse raccolte in Regione e i servizi ricevuti dallo Stato e ha valutato la cifra di 27 Miliardi assolutamente spropositata. A questo proposito l'ottenimento di una maggiore autonomia comporta non il trasferimento di più soldi ma quello di nuove competenze.
Infine Maroni sta dicendo che chiederà più autonomia su tutte le 23 materie possibili. Anche su questo Enrico si è detto scettico: che senso avrebbe portare a livello regionale le decisioni sulle grandi reti di trasporto e di navigazione?
Per finire le mie conclusioni dopo l’incontro:
- al referendum non andrò a votare
- dovremo, come PD, riprendere la discussione sulla forma e sui contenuti di una maggiore autonomia. Per esempio riusciremo a proporre alle prossime elezioni regionali un modello di sanità diverso da quello costruito da Formigoni e Maroni ? Costoso e che sta indebolendo la Sanità pubblica a favore di quella privata.
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