Candeline di nuovo. 950. Novecentocinquanta. Speravamo di non accenderne più. Non così tante. In fondo al mare, chiusi a chiave in stiva da maledetti mercanti. Come ai tempi dello schiavismo. E in più con biglietto pagato. Con la vita.
Cosa fare? Ciascuno faccia la sua parte. "Ciascun comune faccia la sua parte" dice Roberto Scanagatti sindaco di Monza, la sera di lunedì 20 aprile, quando ancora le vittime certe non si sanno. E mai si sapranno. Ma c'è da credere ai sopravvissuti: non si mente quando si scampa alla morte.
Con vari interventi sindacali, dell'associazione Libera e altre testimonianze, alla presenza di consiglieri e assessori comunali, è questa la via che ci indica il sindaco di Monza: solidarietà.
Ai vivi, a quelli che abbiamo già qui. A quelli che arriveranno. Non c'è soluzione immediata diversa.
Ai morti ci stanno pensando quelli della Lega, con i loro commenti grotteschi nei loro siti internet.
Ora, di fronte alla demagogia becera, che tenta di strumentalizzare per fini elettorali (alcune elezioni regionali sono vicine) anche la tragedia di tante donne, bambini e uomini; che specula su tutto cercando di raggiungere gli istinti di pancia di alcuni poveri di spirito; che non ha il senso del pudore e delle proporzioni tra ciò che pensa di ottenere, il tornaconto elettorale, e ciò che maneggia con tanta disinvoltura, il massimo bene, la vita umana, viene da domandarsi: ma i barbari, coloro che non conosco la carità, la misericordia, la solidarietà, tutti gli insegnamenti e i valori della tradizione religiosa cristiana, israelita e di altre religioni; i valori di aiuto al povero e all'indifeso, allo svantaggiato, alla donna come madre, al bambino, ma i barbari, domando, sono quelli che vengono da fuori? il "forestiero"? O piuttosto barbari sono quegli ambiziosi politici che diffondono idee di rifiuto, di respingimento? In nome di che cosa?
Quale idea sorregge costoro? Politica o religiosa o sociale o umana che sia, dove è insegnato che bisogna pestare le dita al naufrago aggrappato?
Gli Italiani non hanno bisogno di insegnamenti di odio; la Costituzione pone la solidarietà ai primi posti dei valori; la Chiesa vive di solidarietà e chiede che chi può aiutare lo faccia. La Lega in aprile 2015 è fuori della Storia. Invitiamo quelli tra di loro che si dicono dirigenti, a rileggersi la Costituzione; e siccome dicono di difendere i valori Cristiani di rileggersi anche il Vangelo; di rispondere alla domanda: se fossi io il migrante? Io varesino, io lombardo, come vorrei essere trattato?
E chiedano al vescovo dei Migrantes , (Raitre, a mezzanotte e 32 minuti, Gazebo, domenica 19 aprile) di spiegare loro cosa vuol dire: "Il vento e i sogni non si possono fermare". Perché il sogno di avere acqua da bere per non morire, di non essere lacerato da una granata o da una mina, di avere un futuro normale, una moglie, dei figli, un lavoro, una famiglia è un sogno degli umani di tutte le epoche e di tutte le razze. E non sarà Salvini o la Lega 2015 a fermare il vento. E i sogni.
Report