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PDMonza 140 tondoCaro “futuro Segretario”

sembra un’era fa… ma è solo passato poco più di un anno da quando Alessandro Mitola fu eletto nuovo segretario del Pd di Monza in sostituzione di Marco Sala. Nel frattempo ci sono stati 2 Governi “targati” Pd (Letta e Renzi), la grande vittoria di Renzi alle primarie, l’incredibile 41% del Pd alle Europee, i due buoni anni di Amministrazione Scanagatti nella nostra città.

Nelle prossime settimane il Pd monzese sarà chiamato ad eleggere il nuovo Segretario e mi auguro che tu venga eletto non per “appartenenze correntizie” o “sponsorizzazioni” ma per la qualità e disponibilità della persona e soprattutto per i contenuti programmatici che saprai proporci.

E’ per questo che mi permetto di darti un contributo, al quale mi auguro, faranno seguito anche quelli di altri iscritti ed elettori sul sito e nel confronto nei Circoli dei prossimi giorni.

Che PD monzese?

Alla luce di tutti questi anni “in prima fila” nel PD monzese, mi piacerebbe un PD come un partito fatto da persone “forti perché libere”, che scelgono di volta in volta i contenuti e le persone da eleggere in base a merito, competenze, interessi, disponibilità.

Un PD che cerchi sempre la sintesi e l’unità, ma quando è necessario, vota e decide ma poi tutti sono chiamati a sostenere le scelte che si fanno..

La recente esperienza di Renzi come Premier di Governo di Segretario del PD lascia indubbiamente aperto il problema a tutti livelli territoriali dei “doppi incarichi” e della relazione tra democrazia rappresentativa e della democrazia diretta. E’ urgente una riflessione sulla ridefinizione di ruoli, organismi e modalità politiche tra i diversi livelli di responsabilità e territorialità..

In attesa che questo avvenga, credo che a Monza, sia possibile da subito assumere un modello che provo a definire come “democrazia della responsabilità”.

Ogni livello territoriale, organismo, eletto assuma la responsabilità della delega elettiva avuta preoccupandosi di svolgere bene il proprio ruolo e solo poi alla fine del mandato sarà confermato o bocciato in base a quanto fatto o no... per noi questo livello è prioritariamente Monza.

Per il PD di Monza significa concentrare il massimo dello sforzo nella relazione con l’A.C, con il Gruppo Consigliare, con soggetti attivi e i cittadini elettori di Monza.

Mi rendo per primo conto “caro futuro segretario”, che quando si è al governo della città (così come nel paese) la cosa non è semplice ma il rischio reale è quello di ridurre il partito a mero strumento di consenso dell’Amministrazione Comunale.

Credo invece, che senza far mancare il nostro sostegno all’A.C, la vera innovazionenecessaria per il futuro, sarà “esserci” come PD... non solo da punto di vista organizzativo ma come soggetto politico.

Esserci… con un PD cittadino che abbia autonomia, svolga funzione di stimolo e critica ma soprattutto diventi uno “spazio di progettualità”. Spazio e luogo di elaborazione in termini di contenuti e proposte utili al cambiamento e innovazione della nostra città. Anche di questo credo la nostra A.C. abbia bisogno e questo per il PD un modo per sostenerla!

In questa direzione, si aprono “spazi e necessità”: la seconda parte del mandato dell’A.C con la necessità di contribuire alla realizzazione dei progetti innovativi – la città che sta cambiando e per la quale sarà importante individuare nuovi temi e progettualità per il futuro.

Per fare però un Pd monzese che “pensa, progetta e aggrega” sono necessarie scelte innovative e coraggiose che ridisegnino radicalmente l’attuale modello politico e democratico, facendo i conti con la realtà e la necessità di cambiamento..

Un  unico Circolo per Monza

Caro “futuro Segretario che ne pensi e che cosa proponi per il futuro dei Circoli monzesi?

Dopo più di 5 anni di esperienza personalmente credo si debba onestamente prendere atto che, salvo lodevoli eccezioni, i Circoli monzesi non hanno funzionato e non certo per mancanza di capacità e volontà dei coordinatori ma per altri motivi.

Molti sono i motivi che hanno portato a questa situazione critica: carenza di partecipazione, genericismo degli odg e delle discussioni, dispersione nei quartieri delle poche risorse umane esistenti, riduzione degli iscritti, avvento delle consulte e soprattutto un cambiamento della condizione lavorativa dei volontari e una domanda di partecipazione diversa rispetto al passato..

E’ questa del superamento dei Circoli una discussione “delicata”, che non credo vada fatta in termini di “principi” astratti”, chi non sarebbe d’accordo di avere Circoli e Pd funzionanti!.

Solo attraverso una seria verifica di realtà potrà fare emergere la necessità di formare un unico Circolo monzese. Un Circolo adeguato al ruolo da svolgere, alle responsabilità chiamato ad esercitare, un maggior peso riguardo ai livelli superiori, una maggiore capacità operativa e maggiori spazi partecipativi sulle questioni locali e generali.

Nessuno impedirà di creare dove sia possibile nei quartieri dei “presidi” Pd (non eletti) che svolgano funzioni operative ed elettorali..

Un unico Circolo monzese avrà la necessità di un Segretario che abbia legittimazione e autonomia d’azione, una “segreteria cittadina” (da lui nominata) che sappiasvolgere non solo funzioni operative ma anche di elaborazione politica; una assemblea cittadina eletta che operi soprattutto per sessioni tematiche e per presenze in “contenitori aperti” di progettualità.

Un PD... che esca dalle proprie mura…

Caro “futuro Segretario” il PD monzese ha bisogno di ritornare ad “uscire dalla proprie anguste mura”.

 La crisi dei partiti e la caduta numerica e di identità degli iscritti, dovrebbe farci riflettere chei modelli vecchi e rituali non reggono più e che è necessario sperimentare nuovi luoghi e modalità aperte di partecipazione.

Il Pd monzese ha (secondo me) bisogno come tutto il centrosinistra, di ritornare ad uscire in città (così come si era ben fatto in campagna elettorale con i “Cantieri delle idee” poi malamente abbandonati e bloccati), ri-entrando in relazione con i propri elettori (anche delle primarie), censendo e attivando “competenze e interessi” necessarie ad affrontare complessità e cambiamento, che questa fase politica richiede anche nella nostra città.

 …e sulle questioni generali?

A questo punto ti domanderai se e quale ruolo il Pd monzese dovrà avere con i livelli territoriali superiori.

Se condividi il concetto che “ognuno è chiamato a fare e rispondere del suo” nei diversi livelli istituzionali e politici, credo personalmente che sarebbe già gran cosa: - attivarsi in termini di “informazione” e sostegno delle scelte del nostro governo e partito, di essere promotori “campagne d’ascolto” quando il Pd nazionale le richiede (vedi scuola) - attivare periodicamente “il report degli eletti” – organizzare incontri cittadini sulle questioni generali più importanti.

Caro futuro Segretario

ti chiedo di leggere questa mia lettera, come un contributo di idee e proposte, fatte con quello spirito di servizio che ho sempre cercato di dare a questo partito in tutti questi anni. Auguri e coraggio...ne avrai di certo bisogno.

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