La Costituzione non è cosa vostra!
La frase è rivolta ai tanti che in questi giorni parlano di presidenzialismo ed elezioni dirette del Presidente della Repubblica.
Io la indirizzo direttamente al Presidente del Consiglio Enrico Letta, nonché “ex” vice segretario del PD da qualche settimana appena.
Non mi risulta che nel PD ci sia stata alcuna consultazione in merito a questa delicata questione costituzionale e quindi mi chiedo perché tanta concretezza e tanta sicurezza, da parte di Letta, nell’affermare che il prossimo Presidente della Repubblica non sarà più eletto con le attuali norme.
A sostegno di questa tesi la considerazione che alla base del “pasticcio” delle ultime elezioni al Quirinale, ci sarebbero proprie le regole costituzionali, legate ai grandi elettori.
Così non è Presidente Letta e Lei, che è persona avveduta, lo sa benissimo.
La responsabilità del pasticcio dell’elezione dell’ultimo Presidente della Repubblica sta nell’inadeguatezza di una classe politica dirigente, ma assai poco efficiente, sulla quale l’ha avuta vinta quel manipolo di 101 grandi elettori, che di grande hanno conservato solo il cinismo e la codardia e dei quali l’intero mio partito, o quasi, sembra essersi dimenticato.
Ecco, io non ho dimenticato, e con me credo altri elettori del PD, con i quali mi confronto giornalmente.
E allora, per favore, lo dico a Lei perché lo faccia sapere anche ad Angelino e quant’altri: ascoltate la piazza di Bologna, ascoltate chi ha a cuore il bene di questo Paese.
La riforma della Costituzione si può fare, ma evitate inutili fughe in avanti che non giovano a nessuno, tanto meno a chi continua strenuamente a credere che il PD possa e debba avere un futuro.
E per favore non imputate alla Costituzione responsabilità che non le competono.
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