Panem et circenses è questo che la Giunta monzese sta proponendo ai cittadini.
Pane e giochi.
Così Monza si addobba per le feste, nella più consolidata tradizione delle destra nostrana per cui basta infiocchettare le cose per rendere efficace il proprio compito: amministrare.
Possibilmente, non dico bene, ma in maniera vagamente decente.
Possono una ruota panoramica, una giostra e un villaggio di Natale permettere di dimenticare anni di malgoverno, di immobilismo, e di mancanza di visione?
Forse sì.
Ma so che ci sono ancora persone che non si lasciano fregare così facilmente dal luccichio dei lustrini.
In un mondo dove la forma conta più della sostanza, ci sono ancora cittadini in grado di andare oltre la semplicistica narrazione in cui qualcuno preferisce rifugiarsi per non ammettere la propria incapacità amministrativa.
Già sento i commenti “La Sinistra nega ai bambini la bellezza di ammirare Monza dall’alto”.
Non è così.
Vorremmo solo che la bellezza della nostra Città possa essere ammirata non solo dall’alto, ma anche scendendo dalla ruota e camminando per le strade riscoprendo che Monza è una città aperta, viva, solidale che bada alla forma, certo, ma anche alla sostanza.
Una città che sappia mettere al centro le persone, la cura per l’ambiente e l’attenzione alle sfide future.
Solo così potremo riempirci di bellezza senza doverci allontanare dal suolo.
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