Non è infrequente che in Circoscrizione 1 vengano applicate interpretazioni del Regolamento alquanto personalistiche ed opinabili (per usare un eufemismo) e vere e proprie forzature dello stesso. A titolo di esempio citiamo la concessione di spazi pubblici per corsi di olandese di carattere palesemente privato, delibere approvate anche in mancanza di documentazioni nei tempi regolamentari, ordini del giorno imposti senza applicare il regolamento sui punti non discussi in una seduta, tentativi di non iscrivere in OdG petizioni pervenute da cittadini (derubricandole a normali oggetti di commissione), ecc…
In questi tre anni abbiamo ripetutamente chiesto l’intervento degli uffici amministrativi e del Segretario Generale (garante del regolare funzionamento del Consiglio), ottenendo soltanto risposte interlocutorie, in burocratese, dalle quali si evince spesso un riconoscimento delle nostre ragioni ma non si prende mai una posizione netta e formale di richiamo (addirittura il Segretario Generale è arrivato perfino mettere per iscritto che seppur “un mancato rispetto delle prescrizioni regolamentari può costituire vizio di legittimità, viene sanato dalla presenza dei consiglieri e dal voto e approvazione a maggioranza”. Inoltre, dopo aver lasciato trascorrere mesi prima di esprimere un parere – tramite avvocatura comunale – ha affermato che “anche considerando una violazione di norma regolamentare quale vizio di legittimità, l’atto è da ritenersi consolidato per decorrenza dei termini”). In pratica, è stato creato un pericoloso precedente, una SANATORIA di atti amministrativi illegittimi: qualsiasi cosa illegittima, d’ora in avanti, potrà essere sanata da un voto di una maggioranza politica !!!
L’ultimo episodio – avvenuto nel Consiglio di settembre – ha dell’incredibile. Perché alla violazione regolamentare si è aggiunto un immotivato attacco personale alla coordinatrice della commissione Bilancio, la nostra consigliera Gemma Bocci.
Il Presidente, infatti, prima ancora di trattare l’argomento “Bilancio” iscritto in OdG, si lasciava andare in immotivate accuse di “ostruzionismo, atteggiamento pretestuoso, rifiuto di collaborare, ricatti e ricerca di cavilli” all’indirizzo di Gemma (il tutto documentato dalla registrazione della seduta). Inoltre continuava affermando che il nostro capogruppo, intervenuto sull’argomento, “aveva bevuto e stava delirando” … E concludeva la sua requisitoria, annunciando pubblicamente la richiesta di dimissioni della coordinatrice della commissione bilancio. Il Presidente ha fatto, in sostanza, in pubblico affermazioni gravi, non veritiere e, nuovamente, non rispettando i regolamenti, come spieghiamo nelle prossime righe. Per di più, nel tentativo di autogiustificare il suo comportamento scorretto, ha scaricato la responsabilità su inefficienze amministrative e assenze del personale segretariale.
Al di là dei comportamenti e del linguaggio, del tutto censurabili sul piano personale (a tutti evidenti), abbiamo fatto rilevare al Sindaco, all’Assessore al Decentramento e al Segretario Generale, le seguenti violazioni regolamentari, chiedendo un intervento ufficiale:
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Trattandosi di riferimenti personali, il Presidente avrebbe dovuto chiedere di procedere in Seduta segreta (come da Regolamento) e non lo ha fatto
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Le motivazioni portate dal Presidente nel suo attacco personale sono risultate poi smentite dai fatti, in quanto – come si ricava dal Verbale – la richiesta dell’Ufficio Decentramento (indirizzata al Presidente e a lui pervenuta fin dal 30 agosto, e addirittura preannunciatagli via mail fin dal 13 luglio) non è mai stata trasmessa dal Presidente alla coordinatrice, se non a posteriori (il 21 settembre, con ben 22 giorni di ritardo e pretendendo poi una convocazione immediata della commissione, a suo piacimento, pur non essendoci i tempi tecnici).
Questa volta l’abbiamo fatto, ancor più formalmente, con un’interpellanza in Consiglio Comunale - attraverso il nostro capogruppo, visti i ben 7 infruttuosi tentativi da noi fatti direttamente con lettere indirizzate al Segretario Generale in questi tre anni, ma andati praticamente a vuoto.
Ora siamo in attesa di scuse formali e pubbliche (così come pubblico è stato l’attacco sferrato e la richiesta di dimissioni) e di una risposta all’interpellanza presentata in Consiglio Comunale.
Per il momento la replica è venuta soltanto dal capogruppo del PdL (FI) in Consiglio Comunale, evidentemente “imboccato” sulla vicenda (forse il Presidente, resosi conto di averla fatta grossa, ha fornito al suo capogruppo la sua versione dei fatti, celandone la sostanza). Non potendo smentire i fatti, è riuscito solo a fare un’ulteriore accusa al nostro gruppo consiliare della 1: con fare di scherno ci ha accusato di mancanza di autonomia e di capacità politica e di essere “sotto tutela” del capogruppo del Consiglio Comunale. Dimostrando così o ignoranza su come sono andate le cose in questi anni alla 1 o malafede nel tentativo di giustificare il “suo” presidente.
Ci auguriamo che non vengano assunte, anche stavolta, posizioni di giustificazione di quanto è avvenuto in contrasto alle regole e che non si voglia soprassedere su questa vicenda. Chiediamo che alla Circoscrizione 1 vengano rispettati i Regolamenti amministrativi e le regole democratiche