Non tutti sanno che Paolo Romani, neo Ministro allo Sviluppo Economico, è stato fino a qualche mese fa assessore all'Urbanistica del nostro Comune.
Come mai un personaggio così importante, grande amico di Berlusconi e già noto a livello nazionale, ha accettato un incarico come quello di assessore, non certo di particolare importanza politica e visibilità mediatica? Semplice: suo preciso compito era mettere mano al Piano del Governo del Territorio (PGT) elaborato dalla precedente Giunta di Centrosinistra guidata da Michele Faglia e non particolarmente gradito alla famiglia Berlusconi, rendere edificabili tutte le aree verdi della città per permettere la cementificazione della Cascinazza, la madre di tutte le cementificazioni.
Compito riuscito, almeno formalmente, perché la Variante al PGT che sta per approdare in Consiglio Comunale prevede effettivamente la distruzione di ogni area verde e agricola della città, con una colata di cemento di 4 milioni di metri cubi, un impatto ambientale devastante e qualche decina di migliaia di abitanti in più.
E' evidente a tutti che il peso di questa operazione sarebbe per Monza insopportabile se consideriamo che il traffico sempre più caotico, un inquinamento atmosferico tra i più alti della Lombardia, la carenza di adeguati trasporti pubblici e la distruzione della poche piste ciclabili, mettono quotidianamente a dura prova i nervi, ma soprattutto la salute dei suoi abitanti.
Di fronte a questo scempio alcune crepe si stanno verificando anche nella Maggioranza dell'Amministrazione monzese, ma il Sindaco Mariani e la sua Lega che cosa hanno da dire a questo proposito? Loro, che avevano elaborato, anni fa, il Piano Regolatore Benevolo che salvaguardava buona parte delle aree verdi e agricole della città che ora verrebbero cementificate; loro, così intransigenti con chi non rispetta le regole, così forti con i deboli, così solerti nel gridare "Roma ladrona" e "padroni a casa nostra", come giustificano il "furto legalizzato" che con questa devastazione di verde pubblico si sta attuando ai danni dei cittadini monzesi?
E come giustificano l'altro "furto legalizzato" della Villa Reale, il cui utilizzo verrà affidato per 30 anni al privato in cambio di un piatto di lenticchie?
E per chiudere in bellezza non si dimentichi che il Gran Premio volerà a Roma tra gli strepiti di una Amministrazione locale troppo debole e troppo subordinata a quei "poteri forti" che denuncia ogni giorno a gran voce, ma ai quali non è in grado di sottrarsi.
Riflettano dunque i cittadini monzesi su quanto potrebbe avvenire in città, nei loro quartieri, di fronte alle loro case, tra il poco verde che è rimasto e presto scomparirà se non si sveglieranno in tempo. Il Sindaco Mariani e la sua Amministrazione hanno conquistato questa città inondandola di manifesti e con una campagna elettorale plurimilionaria che sentenziava MONZA TRADITA (vedi foto).
Ma chi sono i veri traditori di questa città?