La Lega Nord sembra avere metabolizzato la schizofrenica capacità di avallare con il proprio voto le leggi promosse da Berlusconi in Parlamento, salvo poi scendere in piazza contestando le medesime (governo e opposizione nello stesso momento). Anche nella serata di mercoledì 23, attraverso i propri illustri rappresentanti cittadini, ha dimostrato ancora un volta di essere dipendente da qualcuno (nel caso specifico ANAS–IMPREGILO), tanto da apparire visibilmente in difficoltà su quali automie abbia l’Amministrazione Monzese nei confronti dei costruttori.
Sembra proprio che non faccia parte del DNA l’abitudine a discutere con chi non la pensa allo stesso modo ed esprime un parere o una visione diversa: e così il Sindaco Mariani non ha nascosto la propria insofferenza alle domande dei presenti, rispondendo a volte anche con toni offensivi ai propri interlocutori, per concludere poi in bellezza attorno alla mezzanotte con il “botto”. E’ stato infatti palesemente insultato dallo stesso Sindaco un cittadino con termini non ripetibili, solo perché aveva espresso dissenso sul fatto che il Sindaco della terza città Lombarda, sede di provincia, non fosse al corrente di cose che invece risultano a conoscenza di tutti e non solo degli addetti ai lavori.
E dunque Mariani ha concluso la serata sparando i propri “fuochi d’artificio” con un giorno di anticipo sulle celebrazioni della festa patronale cittadina; il tutto nella miglior tradizione lessicale “Borgheziana”.
Cercheremo ora di riassumere, per chi non ha potuto presenziare alla serata, quali sono stati gli argomenti esposti, quali le risposte dell’Amministrazione, quali le proposte dell’opposizione e quali le osservazioni principali dei cittadini intervenuti.
Dopo un’introduzione di Viganò (ex assessore all'Urbanistica e consigliere comunale di Città Persone), come sempre preciso e puntuale nell’esposizione, l’architetto Lanza ha presentato in maniera esaustiva l’unico progetto esistente per quanto concerne la destinazione finale in superficie di Viale Lombardia. L’obiettivo principale di questo progetto è quello di recuperare l’appartenenza di San Fruttuoso a Monza, creando continuità tra il quartiere e il restante nucleo cittadino. Si tratta di un progetto in fase preliminare che prevede molte filiere di alberi, una pista ciclo-pedonale, giardini che si sviluppano sui lati (in particolare verso il centro di San Fruttuoso) e rotonde (in particolare quella di San Fruttuoso che si connota come il punto di accesso a Monza). Non è presente in questo progetto la disceseria verso il Rondò (prevista invece da ANAS).
Il progetto era stato presentato ad ANAS già nel 2007, senza riscuotere particolare successo. L’intento dei tecnici e degli architetti era quello di proporre una base progettuale su cui ragionare per il progetto definitivo. Il progetto fu presentato anche ai cittadini Monzesi, attraverso una mostra pubblica che si svolse sempre nel 2007 presso l’Arengario. Forse Mariani nel 2007 doveva essere fuori Monza, visto che sostiene di essere venuto a conoscenza di questo progetto solo adesso, grazie a questa assemblea pubblica!
Mariani e Villa (assessore trasporti e viabilità) confermano che a tutt’oggi non esiste un progetto, anzi, pensano di appaltare a un pool di architetti specializzati in arredi urbani uno studio definitivo. Il sostegno economico a questa operazione parte con 100.000 Euro del bilancio partecipato: a detta del Sindaco, sarà solo l’inizio di un lavoro che costerà molto di più alle casse comunali. Mariani ribadisce che il passaggio da “progetto preliminare” a “progetto definitivo” richiede tempi tecnici non banali! E allora perché non partire dal progetto Lanza guadagnando in tempo e in denaro?
L’assessore Villa spiega le ragioni per cui l’Amministrazione - e questo è l’unico intervento del Comune verso ANAS - propone l’eliminazione della disceseria del Rondò, giudicandola in antitesi con l’obiettivo iniziale del progetto (riunificazione Monza-S.Fruttoso). Per il resto Villa sostiene la proposta di ANAS di realizzare comunque arterie stradali di superficie atte a garantire la sicurezza e la viabilità alternativa, in caso di incidenti o emergenze particolari. Anche le piste ciclabili, in caso di emergenze potranno diventare delle vie di fuga e quindi assumerebbero una doppia valenza di utilizzo.
Faglia (ex Sindaco di Monza e consigliere comunale di Città Persone) sottolinea l’importanza del progetto presentato da Lanza, ricordando che “ANAS si occupa del sotto, ma il sopra è nostro, è di Monza!”. Il Comune ha investito 14 milioni di euro per garantirsi il giusto utilizzo della parte superficiale. Non bisogna lasciare ad ANAS la realizzazione di quanto sta in superficie. Un progetto c’è, anche se in forma preliminare. E’ importante considerarlo come punto di partenza. La Giunta deve ammettere di avere perso tempo e deve impegnarsi per recuperarlo rapidamente.
Anche Scanagatti (consigliere comunale del Partito Democratico di cui è anche capogruppo in Consiglio) sottolinea la questione tempo e l’importanza del progetto. ANAS si occupa di strade e se si lascia ad ANAS la realizzazione della parte superficiale, non potrà essere altro che uguale alla parte sotterranea.
Mariani, sulla falsariga di Berlusconi, cerca di sorprendere la platea comunicando che esiste l’intenzione dell’amministrazione per portare la tramvia a Monza; questo senza entrare né nei dettagli, né nelle modalità, tanto meno visto che si parla di Viale Lombardia, non è chiaro quali siano le relazioni tra i due argomenti.
Gli interventi sono stati molteplici e accalorati, in un clima che si faceva sempre più nervoso. I presenti hanno sottolineato la necessità di procedere al più presto con un progetto, ma principalmente si sono concentrati sulle attuali difficoltà viabilistiche che penalizzano principalmente il quartiere di San Fruttuoso: attraversamento in superficie praticamente impossibile in assenza di una pattuglia (presente solo nelle ore di punta a detta di Villa), viabilità non pensata assolutamente per i pedoni e neppure per i ciclisti, trasporto pubblico disincentivato (è stato eliminato uno dei due autobus verso Milano), Via della Taccona invivibile 24 ore al giorno (a questo proposito è stata presentata una petizione), e tanti altri.
Le risposte della Giunta, in particolare quelle di Mariani, non sono state adeguate, anzi a volte il Sindaco si è scagliato con modi sgarbati verso cittadini inermi che sopportano quotidianamente disagi inauditi.
E’ questo l’atteggiamento del Sindaco verso i suoi cittadini?
L’incontro si è chiuso attorno a mezzanotte e i cittadini presenti sono tornati a casa con un pensiero che crediamo abbia compromesso il loro sonno. Con questi signori a capo della città - sono gli stessi che avevano tappezzato la città in campagna elettorale con manifesti ”Monza Città Tradita” - che futuro ci aspetta? Quali speranze? La serata che ha visto partecipare anche cittadini che normalmente non presenziano a incontri, senz’altro avrà consegnato il messaggio di un’Amministrazione dilettante, mentre l’opposizione ha saputo dimostrare competenza, amore per la città, ma soprattutto di essere pronta già da ora a governare nuovamente la nostra Monza, che francamente merita molto di più!