Oggi sono intervenuta nella Plenaria del Parlamento a Bruxelles del Comitato delle Regioni come unica invitata tra tutti i giovani eletti europei. Per raccontare la nostra esperienza come amministratori locali rispetto alla qualità dell’aria, della disperisione dell’acqua e della sostenibilità in generale. È stato molto bello e sono molto orgogliosa di essere stata selezionata per questo intervento dalla famiglia politica del PSE.
Qui sotto vi lascio il mio intervento completo:
Il modo migliore di trattare le questioni ambientali è quello di assicurare la partecipazione di tutti i cittadini interessati, la Convenzione di Aarhus è il primo e unico strumento internazionale, legalmente vincolante, che recepisce e pone in pratica tale principio, dando concretezza ed efficacia al concetto di democrazia ambientale.
Io sono consigliera comunale a Monza e sul territorio densamente industrializzato della Brianza (Lombardia) stiamo lavorando particolarmente sulla partecipazione e sull'aspetto comunitario della produzione di energia, sviluppando e implementando le comunità energetiche, con iniziative ed incontri per dare strumenti e creare consapevolezza, anche attraverso un lavoro di coinvolgimento del mondo dell'associazionismo e della società civile.
Stiamo inoltre lavorando sull'educazione ambientale, in particolare nelle scuole, sia sugli aspetti della gestione dei rifiuti, della raccolta differenziata, sia sui consumi energetici e sulle fonti rinnovabili.
Sono tutti approcci che puntano a ottenere un cambiamento nelle abitudini e nei comportamenti, partendo dalla consapevolezza tanto della gravità e della quotidianità della crisi climatica, quanto dell'efficacia e dell'impatto positivo dei nostri comportamenti ecologici.
Dando strumenti conoscitivi alle persone si ottengono risultati fondamentali, che si aggiungono a quelli generati dai cambiamenti tecnologici e dalle normative, l'educazione e la consapevolezza hanno un impatto superiore ai divieti.
Oggi qui si dibatte un importante parere sulla legislazione della qualità d'aria. La salute umana e lo sviluppo economico non possono essere concorrenti. La consapevolezza motiva di più all'uso della bicicletta, del trasporto pubblico e a intraprendere altri cambiamenti piccoli o grandi nella loro quotidianità, oltre a rendere sensibili e positivi rispetto alle azioni pubbliche e quindi attivando uno strumento di pressione importante sui decisori.