Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Associazione Città Persone, che ringraziamo, sulla sentenza con cui il Tar della Lombardia ha respinto un ricorso sulla mancata edificabilità nell'area della Cascinazza.
Apprendiamo con grande soddisfazione che il TAR della Lombardia, con sentenza del 6 novembre 2018, ha respinto il ricorso di Lenta Ginestra srl che chiedeva il diritto di edificare 410.000 mc. o, in subordine, il risarcimento del danno stimato in 60 milioni per la mancata edificabilità sull’area della Cascinazza a seguito della revoca del Pgt Romani e la seguente approvazione del Pgt Colombo.
Le motivazioni della sentenza sono molto significative perché riconoscono la piena legittimità delle scelte politiche delle amministrazioni Faglia con il Pgt Viganò e Scanagatti con il Pgt Colombo fatte coerentemente per garantire le esigenze di tutela ambientale ed ecologica dell’area e nell’interesse pubblico.
Si consolida, quindi, la tutela dell’area della Cascinazza nel rispetto delle previsioni urbanistiche vigenti di area agricola con aspettativa di essere definita strategica dal PTCP provinciale.
Città Persone ha da sempre sostenuto con convinzione la salvaguardia di quest’area verde per l’equilibrio dell’ecosistema urbano che si articola lungo il fiume Lambro, dal Parco a nord fino alla Cascinazza a sud: una risorsa eccezionale per il futuro di Monza, per dotare anche i quartieri sud della città di un vasto polmone verde.
Queste scelte sono importanti e da perseguire in futuro a maggior ragione in un’area così fortemente edificata come la nostra e in un periodo, come l’attuale, dove i problemi di elevato inquinamento e di viabilità con traffico eccessivo rendono critica la vita delle persone, con forti disagi per la salute e per la qualità della vita.
Ci auguriamo che l’attuale amministrazione Allevi continui questo percorso per il bene della città di Monza e dei suoi cittadini, con responsabilità e consapevolezza della gravità della situazione.