Grazie allo “Student Act” inserito nella Legge di Bilancio in discussione alla Camera dei Deputati, finalmente per i capaci e meritevoli privi di mezzi, non sarà più impossibile raggiungere i più alti gradi di istruzione.
Come riporta Il Sole 24 Ore: “Lo student act ruota intorno all’introduzione di una no tax area per gli studenti con redditi bassi: la soglia è fissata a 13mila euro di Isee. Chi non la supera non pagherà tasse universitarie anche se per avere diritto all’esenzione totale dovrà dimostrare di aver raggiunto un certo numero di crediti. Chi invece si trova sopra questa soglia ma non supera quella più alta di 25mila euro (in un primo momento l’ipotesi era a 30mila) pagherà invece proporzionalmente al reddito in base a una percentuale (dovrebbe essere l’8%) della quota di Isee eccedente i 13mila euro. Le super borse di studio da 15mila euro «per il merito e la mobilità» - la cui assegnazione avverrà per bando e la cui gestione dovrebbe essere affidata alla ex Fondazione per il merito mai decollata che ora si chiamerà «Fondazione articolo 34» - potranno essere richieste da chi non ha redditi alti (uguali o inferiori a 20mila euro di Isee) e con volti alti, sopra l’8 già nel penultimo e terzultimo anno. A cui si aggiungeranno anche i punteggi delle prove Invalsi. Infine per la ricerca sono previsti circa 270 milioni da assegnare ai 180-200 migliori dipartimenti - ognuno potrà conquistare 1,3 milioni - con le migliori performance scientifiche calcolate in base alle pagelle dell'Anvur. Fondi che potranno essere utilizzati per il reclutamento di ricercatori di tipo b e per le chiamate di professori. Sempre in base a un indicatore di performance ogni ricercatore in servizio a tempo pieno nelle università statali potrà usufruire di un bonus da 3mila euro”.