“Abbiamo scelto la democrazia interna non quella dei caminetti. Noi parliamo qui”, così il premier e segretario del PD, Matteo Renzi, aprendo la Direzione del Partito.
Italicum.”E’ surreale che si discuta su un modello elettorale ma penso che sia giusto parlarsi con grande chiarezza e trasparenza. Dal momento in cui sono diventato presidente del Consiglio non ho vissuto un giorno senza polemica. Fuori da qui lo scontro è ancora più forte, c’è l’insulto e la contestazione nei confronti dell’altro. Questa direzione è stata preceduta da un appello all’unità e poi il giorno prima ha visto una girandola di interviste in cui già si dava per scontata la rottura”, ha sottolineato Renzi.
“Propongo che vi siano nella discussione sulla legge elettorale tempi certi: non possiamo farlo in campagna referendaria ma l’impegno è iscriverlo in discussione nelle commissioni competenti nelle due settimane immediatamente successive”.
“Ballottaggio sì o no – e sapete come la penso – premio alla lista o alla coalizione e modo in cui si eleggono i parlamentari (collegi, preferenze o – ma non lo consiglierei – sorteggio). Su questi punti apriamo una discussione profonda, seria”.
“Provo a offrire una soluzione, nel rispetto di tutti. Io ho il compito politico di affrontare il tema del cosiddetto combinato disposto tra riforma costituzionale e legge elettorale. Essendo così importante la riforma costituzionale mio compito è cercare ulteriormente le ragioni di un punto di accordo. Se ognuno immagina di usare la legge elettorale come alibi, lo smontiamo, per non perdere l’occasione della riforma costituzionale”.
“Propongo una delegazione formata dal vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, come coordinatore, i capigruppo, il presidente, più un esponente della minoranza: siamo totalmente disponibili a lavorare, chiedo solo che la delegazione senta tutti gli altri partiti, anche i 5 Stelle: siamo per utilizzare queste settimane e mesi per togliere tutti gli alibi”.
“C’è una proposta Chiti-Fornaro” per l’elezione dei futuri senatori, “sono pronto ad adottarlo come testo base nella discussione come segnale di trasparenza tra noi”.
“C’è chi ha votato dalle tre alle sei volte la riforma costituzionale in Parlamento, se votano No nel referendum noi li rispettiamo: ognuno poi fa i conti con la propria coerenza”.
Pil.”La direzione di marcia della crescita è tornata quella giusta, la velocità ancora no. Trovo ridicolo – ha osservato Renzi – chi fa differenze tra le stime del Governo e quelle dell’Fmi, tra +1% e +0,9 per cento. Il fatto che questa differenza apra la discussione sui quotidiani fa scattare un sorriso, anche perchè nel 2012 e 2013 la crescita era del -2% non si levarono le stesse voci preoccupate”.
Lotta all’evasione fiscale. “Il 2015 doveva essere l’anno di grazia degli evasori secondo molte dichiarazioni e invece abbiamo fatto un record. Nel 2016 vogliamo superare il muro dei 16 miliardi anche se non sarà facile”.
Digitalizzazione. “Grazie alla digitalizzazione abbiamo recuperato 14,8 miliardi di euro dall’evasione. Nel 2016 vogliamo fare meglio, anche se non sara’ facile, superare il muro dei 15 miliardi. Il 2015 doveva essere l’anno di grazia degli evasori. Invece è stato assicurato più denaro di tutti alle casse dello stato dalla lotta all’evasione”.
La relazione del segretario Renzi è stata approvata con voto unanime dalla Direzione Nazionale PD. La minoranza PD non ha partecipato al voto