Grande riscontro di partecipazione ha riscosso l’evento sul tema delle unioni civili organizzato venerdì 22 maggio dal PD di Monza e Brianza presso l’Urban Center di Monza. Al centro del dibattito il ddl Cirinnà, che prende il nome dalla senatrice Monica Cirinnà, relatrice del testo in Commissione giustizia, presente all’evento durante il quale ha illustrato nel dettaglio l’iter e il contenuto del testo. All’incontro – moderato da Alessandro Panigada, responsabile diritti civili PD Monza Brianza, ha portato i suoi saluti e il suo contributo anche Roberto Scanagatti, sindaco di Monza.
Pietro Virtuani, Segretario del Partito democratico di Monza e Brianza ha commentato: “Bellissima iniziativa. Ottimi interventi e un bel dibattito che pur nelle differenti posizioni e valutazioni, indica che la strada dei diritti è la strada di tutti noi e che non finirà mai. Le "unioni civili", in discussione oggi, sono una prima tappa, una base. Poi rimane molto altro da fare, e rimarrà sempre”. E ha aggiunto: “Il compito della politica è declinare quei principi del nostro vivere insieme in una costante estensione dei diritti per tutti. Non per niente le basi del diritto per questa legge è, naturalmente, l'articolo 3 della Costituzione, che anche se ha 70 anni non ha smesso di orientare la nostra azione e di indicare dove dobbiamo agire. E compito del PD (insieme alle associazioni, ma senza tirarsi fuori, anzi!) è quello di fare una battaglia culturale. Il governo è un mezzo per cambiare le cose, il consenso è la condizione necessaria per riuscirci davvero”.
E ieri, sulla propria pagina FB, anche il PD di Monza, nella persona del segretario Alberto Pilotto, commentando la presenza delle Sentinelle in piedi in Piazza Duomo a Monza – radunatesi domenica per manifestare la loro contrarietà al risultato del referendum popolare che in Irlanda ha aperto ai matrimoni omosessuali - non ha mancato di sottolineare l’importanza dell’iniziativa tenutasi all’Urban Center, con il seguente post: “Ieri, verso le 17, in piazza Duomo, a Monza, alcune persone si sono disposte in silenzio, in piedi, con un libro o una rivista in mano. Da parte nostra, all'inquietante silenzio delle "sentinelle in piedi" preferiamo il sano confronto di idee come avvenuto venerdì scorso all'Urban Center. Un paese "civile" sa confrontarsi e adottare leggi giuste per garantire il diritto di tutti senza pregiudizi.