La maggioranza va sotto e salta in Commissione Ambiente l’importante progetto di legge regionale sul servizio idrico integrato. E salta perché anche oggi (giovedì 16 ottobre) abbiamo assistito al teatrino delle poltrone dentro la maggioranza (se si può ancora definire così) che governa Regione Lombardia, e che senza pudore si è spaccata sull’approvazione di un provvedimento urgente e atteso da anni.
Ma con una forzatura, il presidente di Commissione cercherà comunque di iscrivere l’atto bocciato in uno dei prossimi ordini del giorno dell’Aula.
Il testo era estremamente necessario perché recepiva le risultanze del referendum sull’acqua del 2011 e la sentenza della Corte costituzionale del 2012. Quindi, come minimo Regione Lombardia era in ritardo di 2-3 anni nell’aggiornamento di queste norme. Inoltre, noi avevamo presentato una serie di emendamenti che andavano a integrare le novità contenute nel decreto Sblocca Italia, quindi in tempo reale. Tra queste, quella relativo alla gestione unica del servizio idrico integrato per la città metropolitana.
COSA È SUCCESSO
Nella scorsa seduta alcuni emendamenti erano già stati accolti, altri “congelati”, ma sembrava tutto pronto per arrivare alla votazione di oggi. A inizio mattina ancora non ci eravamo trovati d’accordo su alcuni punti, quindi avevamo già deciso di astenerci per rinviare la discussione in Consiglio martedì prossimo. E in Aula ci saremmo regolati di conseguenza: se fossero stati accettati ancora un paio di nostri importanti emendamenti, avremmo votato a favore, perché sosteniamo e caldeggiamo da tempo questa legge.
A sorpresa il consigliere di Forza Italia Altitonante esce un attimo prima del voto. Il collega di Ncd Capelli, dopo aver sollevato alcune critiche ed essere stato per questo rimproverato da Bianchi della Lega perché non si presenta mai in Commissione, decide di astenersi, noi dell’opposizione ci asteniamo tutti e il progetto di legge, presente in seduta l’assessore all’Ambiente Terzi, non passa.
LE CONSEGUENZE
Adesso con questo ulteriore stop si apre un panorama tutto nuovo e a nostro parere la Giunta dovrà ripresentare il progetto di legge, ritardando ulteriormente l’adeguamento delle norme attese dagli Ato e dalle aziende di gestione del servizio idrico integrato.
Ma se questa coalizione non è in grado neppure di approvare un semplice adeguamento, come potrà poi guidare una riorganizzazione di tutto il sistema dell’acqua che metta gli ambiti e le aziende nelle condizioni di sveltire le procedure per evitare le infrazioni europee? Se 11 sono già arrivate, un altro centinaio sono in itinere e stanno per colpire altrettanti agglomerati. È fondamentale che gli interventi nell’ambito della messa a norma delle infrastrutture, necessari a evitare le infrazioni e le sanzioni europee con pesanti ricadute sull’utente finale, siano fatte quanto prima.
L’adeguamento della normativa è fondamentale, ma la maggioranza non è pronta ad accogliere questa modifica e la rinvia sine die. Con un ulteriore colpo di scena finale. In chiusura di Commissione, il presidente Marsico, di Forza Italia, ha deciso di tentare di inviare lo stesso il provvedimento alla valutazione dell’Aula, ma solo il testo originario, come è arrivato dalla Giunta, quindi senza emendamenti e senza tutto il lavoro di revisione e integrazione fatto tutti assieme nelle scorse sedute. Siamo assolutamente perplessi di fronte a questa decisione che vanifica l’opera dei consiglieri e della Commissione e mette in evidenza una volta di più le continue difficoltà di questa maggioranza, che su temi così importanti non riesce a trovare la quadra.
Laura Barzaghi è un Consigliere Regionale del Partito Democratico