Domenica era proprio una di quelle giornate di “primavera e così anche con il contributo di volontari del nostro Circolo del Pd, insieme ad altri cittadini del quartiere Libertà, abbiamo fatto anche quest’anno l’esperienza di volontariato civico promosso dal Comune.
Abbiamo coperto 6 punti-cantiere di pulizia e di riabbellimento, con oltre una sessantina di persone:
I giardini di via don Valentini : scarteggiatura e riverniciatura delle circa 20 panchine (interessante rilevare che questi giardini sono stati la prima realizzazione fatta con il Bilancio Partecipato condiviso con i cittadini nel 2004-2005 dalla nostra giunta Faglia ...visto che adesso i consiglieri di minoranza pensano di avere lanciato loro la novità del Bilancio Partecipativo).
La ripulitura della passerella ciclopedonale del sottopasso Libertà (in collaborazione con l'amministrazione che in settimana ha fatto lavare il percorso): ripulite le botole piene di spazzatura. Stessa cosa sull'area dietro l'Istituto Mapelli, per la presenza di discarica a cielo aperto
La ripulitura di una grossa scritta vandalica su un muro di via Eraclito , in collaborazione con i negozianti della zona, la piantumazioni di fiori e aiuole e verniciatura della cancellata della scuola Rodari (i genitori),
sistemazioni varie e ripulitura panchine, murales e recinzione dei giardini di via Gadda (i volontari del gruppo spontaneo) Oltre a questi, sul territorio del Circolo 1, il Comune ha organizzato anche un cantiere ai giardini del NEI
Per questo quartiere alla soddisfazione del risultato concreto ottenuto, il valore aggiunto di questa bella iniziativa di volontariato civico promossa dall'Amministrazione, è stato appunto la decisione presa dal Circolo di proporre a tutti i cittadini di aderire in tanti, senza etichette o appartenenze da sventolare. Abbiamo fatto infatti un volantinaggio capillare, senza simboli sul volantino, con i nostri riferimenti telefonici per tutti quelli che volevano aderire. E la cosa ha avuto successo. Unendo le forze si è potuto fare molto per il proprio quartiere.
E' stata la miglior risposta a quelli che, anche sulla stampa, “chiacchierano e chiacchierano”, magari anche criticano o dicono "si dovrebbe fare diversamente", ma non muovono un dito. Come al solito "chi vuole fare le cose le fa davvero, chi non sa o non vuole fare, chiacchiera a vanvera".