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In occasione del Giorno del Ricordo, istituita nel 2004, per il 10 febbraio, in memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata,  il Comune di Monza ha posto un cippo commemorativo, in pietra d'Istria, tra via Martiri delle Foibe e viale Elvezia. Oltre alla dedica alle vittime e agli esuli, è riportato un verso della poesia di Ugo Foscolo "a Zacinto", che così recita: "Tu non altro che il canto avrai del figlio, o materna mia terra; a noi prescrisse il fato illacrimata sepoltura". Sul monumento è stata posta anche una corona di fiori. Una rappresentanza dell'amministrazione comunale ha presenziato in Duomo per la messa dedicata alla Giornata del ricordo.

 

Ufficio stampa

 

Caro Fulvio, forse non te ne sei accorto, ma mi stai dando ragione: cioè che tra il [b]dire [/b] - spegnerò l'inceneritore di Parma- e il [b]fare[/b], o il [b]non fare[/b] - non posso farlo perché ci sono delle penali nel contratto, che scoperta sensazionale (!).... - c'è di mezzo il mare. Prima di promettere le cose occorrerebbe verificare se sono fattibili: prometterle senza sapere se si possono fare - o senza porsi il problema di informarsi - è da demagoghi quando non anche da ignoranti. Che i patti contrattuali siano da rispettare lo sanno anche i bambini. Dovremmo saperlo tutti. Non bisogna aspettare di essere insediati a sindaci per scoprirlo. Dopodiché i rivoluzionari a metà fanno ridere. Se uno vuole cambiare il mondo non si giustifica con le penali. Te lo vedi Che Guevara che si ferma a Santa Clara perché ha le penali sul contratto..