Il 20 giugno 2013 presso la sede dell’ex Circoscrizione 5 in Via Bellini, si è tenuto un incontro pubblico sul tema delle consulte, coordinato da Egidio Longoni Assessore agli affari generali, alla partecipazione, alle politiche giovanili del comune di Monza con delega a partecipazione e consulte di quartiere.
All’incontro hanno partecipato circa 60 persone, residenti nella Circoscrizione 5 . Tra queste pochi sono stati i giovani presenti che, evidentemente, non si sentono coinvolti in questo tipo di problematiche lontane dalle loro esigenze e che, forse, percepiscono, una pubblica amministrazione disattenta alla questione giovanile.
La serata inizia con una presentazione di Longoni circa il Progetto Sperimentale proposto dal Comune di Monza per la suddivisione della città in 10 quartieri e la contemporanea costituzione in essi di Consulte di quartiere.
Il progetto ha i suoi indirizzi informatori nei seguenti punti chiave
- Informazione
- Consultazione
- Partecipazione
Dopo un breve escursus storico sulle passate suddivisioni della citta (es. circoscrizioni, ….) ed alcuni dati statistici, basati sul recente censimento, viene ribadita la non politicizzazione delle Consulte che, perciò, non saranno elettive ma aperte a tutti i cittadini, alle associazioni o ai raggruppamenti che vorranno partecipare .
Tutti i quartieri avranno un loro Centro Civico (attualmente sono già disponibili 8 centri su un totale previsto di 10) con servizi per i cittadini.
La serata è proseguita con una lunga e vivace discussione, non tanto su come realizzare e far funzionare il Progetto presentato, quanto sugli attuali problemi che i cittadini osservano quotidianamente; il filo conduttore è stato l’atteggiamento della pubblica amministrazione che avvia spesso soluzioni invocate dai cittadini senza portarle a termine, ingenerando, così, la tipica frustrazione che porta all’allontanamento della cittadinanza dagli amministratori e che, in ultima analisi, si riflette sulla sempre più scarsa partecipazione elettorale.
Potrebbe sembrare che i quartieri, in fin dei conti, poco interessino alla cittadinanza perché tutta l’attenzione è posta sui problemi contingenti e sulla loro soluzione: i cittadini desiderano e si aspettano un’amministrazione attenta a recepirli ed a risolverli.
Proprio per soddisfare queste legittime aspettative è necessario introdurre un processo di partecipazione, anzi, di compartecipazione, infatti:
- non basta esporre un problema;
- è necessario avere le corrette informazioni al riguardo;
- è necessario consultare tutte le componenti interessate;
- partecipare al controllo e completamento della soluzione.
Questo Progetto, oggi illustrato, per quanto sperimentale e quindi perfettibile, si muove nella direzione sopra indicata con la creazione delle Consulte di cittadini che compartecipano alle soluzioni dei problemi da loro stessi rilevati.