Sono stati oltre 18.800 i questionari online riempiti dagli iscritti del Pd e dagli elettori delle primarie, ai quali il Pd aveva inviato gli otto punti di programma per il governo di cambiamento proposti dal segretario, Pier Luigi Bersani, ed approvati dalla Direzione nazionale del partito.
Tra le proposte sottoposte agli elettori del centrosinistra e agli iscritti sotto forma di risposta multipla, quella risultata più necessaria e condivisa, scelta dall’81,5% degli oltre diciottomila partecipanti, è quella sulle “Misure urgenti sul fronte sociale e del lavoro”.
Tra queste, figurano nell’ordine il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione verso le imprese, la possibilità che i comuni possano fare piccoli investimenti per creare lavoro e mettere in sicurezza scuola e ospedali, lo sviluppo della banda larga, la riduzione del costo del lavoro stabile per renderlo più conveniente del lavoro precario, la lotta all’evasione fiscale anche attraverso la riduzione dell’uso del contante, una vera revisione degli sprechi nella spesa pubblica. In questo capitolo molto indicate sono state anche le proposte del Pd sulla revisione dell’Imu, con lo sconto fino a 500 euro per le prime case ed i capannoni e gli immobili di commercianti e artigiani.
Le altre priorità indicate dagli elettori del centrosinistra sono risultate la Riforma della politica, con il 59,9% tra le risposte multiple offerte dal questionario, con in testa la riduzione del numero dei parlamentari, la legge sul conflitto di interesse e sull’ineleggibilità (53,9%).
Nell’ordine, gli elettori delle primarie e gli iscritti al Pd hanno poi indicato l’istruzione e la ricerca (36,6%), l’economia verde e le prime norme sui diritti.