Pierluigi Bersani: "Abbiamo girato in tutti i luoghi di questo Paese per cercare di risvegliare la nostra bomba atomica: il popolo delle primarie. La nostra gente è fatta di protagonisti, non di un uomo solo al comando"
“C’è un filo rosso che lega tutte le piazze d’Italia. Condividiamo una speranza, una aspettativa: che finalmente ci sia bellezza oggi. Solo se ci ricordiamo chi siamo, se scommettiamo sulla bellezza, sulla concretezza, la politica può diventare una cosa che vale la pena di fare.
In questi anni troppo spesso si sono scaricate le colpe dei padri sui figli". Lo ha detto Matteo Renzi a Palermo in piazza Verdi intervenendo per primo all'iniziativa elettorale svolta insieme al Segretario del PD Pier Luigi Bersani.
"Finalmente - ha continuato Renzi - ora possiamo rispondere alla politica ‘del sono tutti uguali’, con la bella politica, con le proposte concrete. Il degrado più profondo è quando si perde la sensazione di essere una comunità, quando i cittadini sono visti come consumatori. Una classe politica degna, riconosce le persone, le donne e gli uomini: “Sortirne da solo è avarizia sortirne insieme è politica”, diceva Don Milani", ha ricordato.
"Berlusconi dice che è in fase di sorpasso. Il problema è che non conosce il codice della strada. Caro Berlusconi, la corsia di sorpasso è a sinistra e non a destra. Saremo noi a dare un governo stabile nei prossimi cinque anni - ha garantito - non ne possiamo più dei governi che durano lo spazio di un mattino. Pier Luigi Bersani sarà il prossimo presidente del Consiglio e avrà il diritto di governare perché ha vinto le primarie. Anch'io lavoro per questo, per dargli una maggioranza forte perchè ora Bersani ha il dovere di cambiare l'Italia".
Renzi ha ironizzato sulla coerenza del leader di M5S. “Faccio outing - ha ammesso Renzi - sono un fan scatenato degli spettacoli di Grillo. Concludeva gli spettacoli distruggendo i computer, nel giro di pochi anni ha cambiato idea. E' segno d'intelligenza cambiare idea, ma quello che dicono loro non lo faranno mai, perché il voto di protesta rimane dov'è. Al governo mostrano il loro vero volto. Come il caso di un sindaco grillino che ha licenziato un'assessora perchè era incinta".
Parlando del voto imminente, Renzi ha ricordato: "La decisione della Lombardia e della Sicilia è fondamentale, ma non tanto per le due regioni ma per l'intera Italia. Noi vi invidiamo perchè il vostro voto è come se valesse doppio, come se giocassimo il Jolly. Sono cinque anni che aspettiamo questi ultimi cinque giorni. Voi da 12 anni qui in Sicilia state aspettando questi ultimi cinque giorni. Ce la giochiamo sul filo dei voti. E' un nonnulla che ci divide dal sogno di poter cambiare l'Italia".
In particolare sulla Sicilia ha chiesto retoricamente: “Ce lo ricordiamo il 61 a 0 qui in Sicilia. Ma cosa ha fatto il Governo Pdl-Lega in questa regione? Che fine hanno fatto le promesse? Sono rimaste chiuse nei cassetti di Porta a Porta non sono state realizzate".
Renzi ha concluso il suo intervento con una esortazione : "Se Prodi è andato a casa per due volte è stato anche per colpa nostra, ma certi errori non li commetteremo più. Bersani sarà il prossimo presidente del Consiglio. Pensiamo ad un Paese che sia all’altezza dei sogni dei nostri figli e realizziamolo insieme".
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“Siete tantissimi, siamo allo sprint finale: o vinciamo noi PD, italia bene Comune o vincono loro. Vinceremo noi, e diremo le nostre parole: solidarietà, sobrietà regole e diremo che l’Italia dal 26 è una sola. La guarderemo con gli occhi di chi è più in difficoltà. Le nostre parole sono un voto giusto per l’Italia giusta.
Ci siamo presentati con un grande lavoro alle spalle: non abbiamo mai creduto alle favole, abbiamo fatto opposizione vera. Abbiamo lavorato per offrire all’Italia un collettivo e una grande forza popolare. Abbiamo inventato le primarie. Abbiamo discusso insieme, ci siamo confrontati. Siamo un grande partito, siamo l’unica speranza di questo Paese. Noi non racconteremo favole!
Il record nella hit parade - ha ricordato ironicamente Bersani - è stato raggiunto con l’idea della Lega di coniare una moneta lombarda da me ribattezzata il 'marone', ma i soldi delle quote latte ce li ridia in euro, non in maroni!"
Bersani ci ha tenuto a sottolineare che il PD punta sulla verità e non solo in campagna elettorale. “Vinceremo e governeremo dicendo le stesse cose, quando staremo al governo. I cittadini non avranno sorprese - ha ribadito - non siamo stati solo in tv, abbiamo girato in tutti i luoghi di questo Paese per cercare di risvegliare la nostra bomba atomica: il popolo delle primarie. La nostra gente è fatta di protagonisti, non di un uomo solo al comando.
L’Italia è una sola – ha chiarito ancora Bersani – i problemi si risolvono in un modo solo: chi ha di più deve dare di più. Altro che cavarsela da soli. La riscossa italiana è partita dalla Sicilia, lavoreremo insieme per i prossimi 5 anni e ci daremo una mano per il lavoro, per la disoccupazione, per la crisi. Diciamo all'Europa che insieme con le politiche di rigore ci vogliono le politiche per investimenti e crescita. Se daremo una spinta a questo progetto, potremo vedere subito i risultati. Perchè quando si parla di diritti il PD sostiene che il primo diritto è il lavoro.
Quando il nostro popolo si mette in movimento vince. E allora vi dico viva l’Italia bene comune, viva il Partito democratico! Forza diamo una mano tutti insieme e vinceremo!", ha concluso tra gli applausi il segretario democratico