In questa campagna elettorale vociante e chiassosa, demagogica e populista sembra non avere spazio la società e la politica reale: quella dei progetti e contenuti.Nei mercati e nella piazza molti cittadini ci chiedono “ma voi cosa proponete, come la pensate riguardo ai nostri problemi?”.
Il Pd nazionale ha prodotto un guida per volontari ed elettori che pone domande e da risposte sui temi del progetto del Pd.
Iniziamo con il tema del lavoro che è per noi la priorità del nostro impegno di governo.
Lavoro: che cosa farete per dare più lavoro?
Più importante delle norme sul lavoro è la possibilità oggi di dare più lavoro. Fermi restando gliimpegni sulla tenuta dei conti pubblici, in una fase così dura di recessione, per noi è importanteriuscire a dare più lavoro.
Da questo punto di vista è decisivo il contributoche può venire da progetti in sede europea (vedivoce Europa), ma anche alcune iniziative in Italia.
A cominciare dalla possibilità, per i comuni con un bilancio in equilibrio, di poter avviare operegià pronte per la realizzazione e che siano utili.
Per esempio, ristrutturazione del patrimonio abitativo, pubblico e privato. Salvaguardia del territorio.Riconversione energetica. Riflessi della politica industriale e dell’impegno nella green economy
Ma volete cambiare la Riforma Fornero?
Noi non intendiamo toccare la riforma dell’articolo18 nella formulazione alla tedesca. Vannoviste meglio le norme per garantire l’ingresso dei giovani al lavoro e per ridurre la precarietà. Più in particolare, per combattere la precarietà bisogna fare in modo che il lavoro stabile costi meno del lavoro precario, e dunque divenga più conveniente.
E’ un obiettivo che la riforma Foriero non ha raggiunto, perché ha determinato un incremento dei contributi per i contratti atipici, non un abbassamento del costo per i contratti stabilizzati.
Anzi, ora sarà necessario evitare il rischio che l’aumento delle aliquote contributive per i lavoratori a progetto e con partita Iva si traduca solo in una riduzione del loro reddito netto.
Vanno inoltre trovati meccanismi di rappresentanza e rappresentatività nei quali i lavoratori si riconoscano.
Siete d’accordo con il tema del decentramento contrattuale per la produttività?
E’ un tema che riguarda le parti sociali, imprese e sindacati. In ogni caso, gli accordi aziendali o locali per la produttività rappresentano una opportunità. Ma accanto al tema del lavoro ci deve essere l’impegno degli imprenditori agli investimenti e i lavoratori devono avere la pos- sibilità di dire la loro, sapendo che senza regole condivise per la partecipazione e la rappresentanza questo processo non va avanti.
Riguardo a giovani e donne, cosa pensate di fare?
L’obiettivo di far crescere l’occupazione femminile è da anni sancito in tutti i programmi approvati dal Pd.
Noi pensiamo che tutte le misure di sostegno al lavoro e alla crescita debbano prevedere un meccanismo di favore differenziale per l’occupazione di giovani e donne.
Più in particolare,tra le nostre proposte vi sono: per l’occupazione femminile, il potenziamento dei servizi pubblici per conciliare lavoro e maternità e un significativo aumento della detrazione fiscale per le mamme che lavorano.