Leggendo un giornale, un sito web o un qualsiasi mezzo di comunicazione, in questi giorni, ci si imbatte sempre più spesso nel tema delle primarie, presentato non solo a livello di programmi e contenuti, ma anche e soprattutto come teatro di scontro e litigio tra i candidati, non di rado oggetto di reciproche provocazioni.
Ma non è questo lo spirito che dovrebbe caratterizzare le primarie di centro-sinistra.
La prima cosa da ricordare, infatti, è che sono primarie interne ad una coalizione, non elezioni politiche tra due o più correnti completamente diverse (destra e sinistra), nelle quali in palio c’è la presidenza del consiglio; le primarie servono per scegliere il miglior candidato alla guida della nostra coalizione.
È giusto e opportuno confrontarsi e dialogare, ed è altrettanto plausibile avere qualche disaccordo con il programma di un candidato piuttosto che di un altro, certo, ma non è accettabile attaccare preventivamente, su qualsiasi tema, qualcuno che oggi è un avversario, ma che dal 26 novembre diventerà un compagno di squadra in vista delle politiche del 2013.
Si, proprio così: in questa fase ognuno sostiene il candidato che ritiene più adatto, ma chiunque sia il vincitore tutti dovranno sostenerlo e lavorare per poter vincere le “secondarie”, che sono l’obbiettivo più importante.
Da questo punto di vista le ultime primarie di Monza potrebbero essere un ottimo esempio, un modello da seguire: dopo la vittoria di Scanagatti sugli altri candidati della coalizione, tutti hanno lavorato insieme, e con successo, affinché potesse diventare l’amministratore di Monza.
La vittoria alle elezioni comunali è stata la prova che soltanto rimanendo uniti, soprattutto come Partito Democratico, possiamo arrivare a un traguardo importante come l’amministrazione della città; e questa è senz’altro anche la strada per permettere al candidato premier di governare l’Italia.
L’ unione e la coesione all’interno del Partito Democratico si notano ancor di più tra i Giovani Democratici, che pur appoggiando diversi candidati, si rispettano e si scambiano a vicenda complimenti per il lavoro che stanno svolgendo.
Questa reciproca stima, da ammirare e da prendere come esempio, incarna quello che dovrebbe essere lo spirito delle primarie, e ci ricorda un concetto fondamentale: non siamo nemici, ma stiamo lottando tutti per uno stesso obiettivo.
A questo proposito, noi GD ci siamo impegnati a dare una mano al partito come volontari nei seggi per i due turni previsti dalle primarie, e invitiamo chi può a fare altrettanto, perché l’appuntamento elettorale sarà decisamente impegnativo.