Nella sede della CGIL di Monza è stato presentato oggi lo sciopero generale nazionale di quattro ore (otto per commercio, scuola, telecomunicazioni, funzione pubblica) indetto dalla CGIL nel quadro delle iniziative di mobilitazione proclamate per Mercoledì 14 novembre dalla CES (Confederazione Europea dei Sindacati).
“L’occasione è in qualche modo storica – ha detto il Segretario Generale della CGIL di MB Maurizio Laini ? Sindacati di orientamento diverso, di paesi diversi, con interessi talvolta anche contrastanti, hanno messo in campo una piattaforma unitaria e una mobilitazione conseguente che ha al suo centro la richiesta di un cambiamento della politica europea. Lo slogan “basta austerità” sintetizza la necessità di adottare anche nei paesi europei più deboli politiche che non comprimano l’economia reale in nome della rincorsa alla speculazione finanziaria, agli spread, al mero contenimento dei conti pubblici ma giustappongano al rigore necessario interventi per la crescita, per il sostegno al sistema produttivo, all’occupazione, ai redditi e ai diritti delle persone”. “E’ ormai evidente a tutti, economisti compresi ? ha proseguito Laini – che le politiche liberiste non hanno centrato l’obiettivo di uscire dalla crisi. Hanno anzi peggiorato la qualità della vita di interipopoli, fiaccandone le prospettive di futuro, esaltando problemi occupazionali e prospettive per i giovani; senza peraltro conseguire il risultato di sconfiggere lo strapotere della finanza. Una svolta è possibile, un’alternativa è necessaria”. Anche a Monza ci sarà una mobilitazione importante: oltre allo sciopero (soprattutto nel manifatturiero colpito da una spaventosa recessione) la CGIL organizza un presidio fuori dai cancelli della Roche (di fronte al palazzetto dello sport). Ci saranno gazebo, musica dal vivo, bandiere e interventi di delegati dal palco Un invito a partecipare è stato rivolto anche agli studenti, ai giovani, attraverso una lettera aperta che verrà distribuita fuori dalle scuole superiori della città (in allegato il testo della lettera aperta).
“Ci aspettiamo una risposta all’altezza della gravissima situazione occupazionale e di reddito nel nostro territorio – ha concluso Laini ?. Aspettiamo i lavoratori del distretto hight tech del Vimercatese; quelli del distretto del mobile arredo, quelli del chimico: settori nei quali la cassa integrazione continua a imperversare sui redditi delle famiglie e nei quali le prospettive di ripresa sembrano allontanarsi invece di farsi più vicine”.