Circa 2,5 milioni ripartiti tra contratti dei collaboratori, funzionamento e comunicazione. Dopo il caso del gruppo del PDL in Regione Lazio il clima intorno ai partiti si è reso ancor più rovente.
La stampa ha iniziato a battere sui gruppi regionali, chiedendo loro conto dei costi sostenuti e delle spese effettuate. È successo anche in Lombardia, dove non ci sono stati casi simili, dove il Consiglio regionale costa a ogni cittadino 7 euro l'anno e solo 75 centesimi la totalità dei gruppi. Meno di un caffè. All'anno.
Ma la stampa spesso non distingue, e basta vedere quale trattamento è stato riservato al gruppo PD del Lazio per rendersene conto: dopo aver deciso si pubblicare sul proprio sito internet l'intero bilancio, con le voci di spesa, i relativi fornitori e le cifre erogate, pur senza che ve ne fosse motivo, si è trovato accomunato da alcune testate importanti e indipendenti addirittura a chi, in quella regione, avrebbe usato i soldi per comprarsi case e macchine. Non è stata nemmeno data la possibilità al capogruppo di illustrare quelle fatture, se non per ridicolizzarne la spiegazione.
Un tema all'ordine del giorno è quello dei controlli sulle spese, di cui si è parlato in Lazio, ma anche in Parlamento. L'introduzione della certificazione dei bilanci da parte di una società indipendente, come ha detto il capogruppo Luca Gaffuri, "può essere una garanzia in più per i cittadini".
Ecco una sintesi del nostro bilancio. Il gruppo regionale del PD ha la possibilità di spendere per il personale di supporto alle commissioni, al lavoro dei consiglieri e per l'ufficio comunicazione circa 1,5 milioni di euro l'anno.
Il personale lavora a fianco delle otto commissioni permanenti, che producono norme e vigilano sulle competenze assegnate alla Regione. Bisogna notare che, a differenza della maggior parte delle Regioni, il nostro personale rientra nel bilancio del gruppo, non in quello del Consiglio, e di questo bisogna tener conto quando si fanno i paragoni con le altre assemblee regionali.
Le altre voci della dotazione dei gruppi sono i costi di funzionamento e la comunicazione. Per il funzionamento il PD ha a disposizione418mila euro: questi fondi possono essere utilizzati per far fronte ai costi delle utenze (telefoni, attrezzature da ufficio etc.), della strumentazione di proprietà (computer e relativi software), il materiale di consumo, le spese postali, il pagamento delle sale per incontri e convegni, l'assistenza informatica, la stampa di manifesti e del materiale di comunicazione, l'organizzazione di convegni.
Per la comunicazione il PD ha disposizione 530mila euro: sono stati spesi in parte per la realizzazione di 22 progetti e studi, tra i quali il tour delle 415 stazioni ferroviarie lombarde per censirne le disfunzioni, il giro di incontri del gruppo nelle province finalizzato a incontrare i rappresentanti delle categorie economiche e sociali e a visitare le strutture sanitarie e alcune aziende in crisi, le campagne di comunicazione, le indagini demoscopiche sullo stato dell'economia e sugli orientamenti socioculturali dei lombardi. In parte per progetti di comunicazione, come la realizzazione e la gestione del sito Blogdem.it, la gestione del sito pdregionelombardia.it, i blog dei consiglieri, il blog di inchiesta Eccellente!.
E poi per iniziative sul territorio organizzate dai Consiglieri e la convegnistica sui temi di cui si occupa la Regione. Il gruppo in questi due anni e mezzo ha promosso incontri pubblici e tavole rotonde sul consumo di suolo, sulla gestione dell'acqua, sulla riorganizzazione dei parchi, sulla green economy, sulla situazione dei tirocinanti e degli stagisti, sull'autismo, per citarne solo alcuni. A giugno abbiamo organizzato "Dialoghi sulla nuova Lombardia", un convegno di tre giorni con 150 interlocutori organizzati su dieci workshop.