Si è conclusa (speriamo che non se ne apra un’altra) la “Legislatura Mariani”, Monza tra circa due mesi sarà governata da una nuova amministrazione. Il quinquennio che inizierà sarà caratterizzato da diverse novità: i consiglieri comunali non saranno più 40, ma 32, gli assessorati diminuiranno e infine, le Circoscrizioni non ci saranno più. Saranno sostituite da altre forme di decentramento e partecipazione, ma così come le abbiamo viste fino ad oggi, non le vedremo più.
A questo punto sorge spontanea una domanda: “ma questi enti decentrati sono serviti al cittadino e ai singoli consiglieri per farsi ascoltare dall’Amministrazione Comunale e incidere sulle scelte di politica pubblica che ricadevano sul territorio ?”. La risposta non è semplice, lo dico con tutta franchezza, perché ad esempio, a me personalmente è successo che per alcune istanze che ho portato all’attenzione del Consiglio di Circoscrizione e della Giunta, ho avuto una risposta positiva, grazie ad interventi legati alla manutenzione delle strade, la pulizia del verde pubblico dove si erano create vere e proprie discariche a cielo aperto, prevenzione del parcheggio selvaggio in alcune vie di Cazzaniga, etc. Anche altri consiglieri hanno svolto un ruolo di pressione, affinché fossero eseguiti alcuni interventi, nonostante questo, in Circoscrizione 5, ma non solo, qualcosa è andato storto. Tante sono state le occasioni in cui l’Amministrazione Comunale ha aperto cantieri, anche importanti, senza avvertire o consultare la Circoscrizione (rifacimento del marciapiede in Via Boito, inserimento del semaforo in Via San Gottardo, i lavori di sistemazione della passerella che congiunge Via San Gottardo a Via Quintino Sella, la deviazione tra Via Mozart e Via Donizzetti).
Questa non è stata l’unica falla di questi 5 anni, infatti, i coordinatori delle commissioni consiliari e il Consiglio stesso sono stati costretti a dare pareri, anche su argomenti importanti, come ad esempio il bilancio di previsione e consuntivo del Comune e il Piano di Governo del Territorio, in tempi strettissimi, perché la documentazione necessaria arrivava sempre in ritardo. Per non parlare del bilancio partecipato, strumento importantissimo, istituito con la Giunta Faglia, dove ogni “paralmentino” aveva l’opportunità di prevedere opere pubbliche a favore del proprio territorio per 500.000 euro, peccato che tutto è rimasto solo sulla carta. Degli interventi richiesti in 5 anni, non è stato fatto nulla, in compenso sono stati avviati lavori non chiesti dalla circoscrizione e senza che essa fosse avvisata (gli esempi sopra citati). Non posso non citare alcuni sprechi di denaro pubblico per la festa del fuoco di Sant’Antonio, grande evento aggregativo, ma che negli ultimi due anni è costato cifre assolutamente ingiustificate per le casse della circoscrizione. In tempi di crisi come questo, gli enti pubblici dovrebbero farsi riconoscere per la sobrietà, per due anni ci siamo sentiti dire che avevamo ragione, ma non c’era altro da fare, i commenti li lascio a voi.
Queste riflessioni non vogliono essere frutto di un’azione propagandistica e demagogica, il disagio e lo scoraggiamento che hanno colpito anche consiglieri e coordinatori di commissione della maggioranza, ne sono la prova. Questo disagio è stato il frutto del mancato rispetto che l’Amministrazione monzese ha avuto nei confronti dell’ente di Via Bellini. Nel corso dell’ultimo anno, per evitare le ripetute figuracce, a causa del possibile mancato numero legale, il Presidente è stato costretto a convocare consigli in doppia convocazione, poiché ormai diversi consiglieri di maggioranza, scoraggiati dall’andazzo che aveva preso la legislatura, avevano deciso di seguire la vita del consiglio in maniera assolutamente discontinua e quindi senza troppo impegno.
Per onestà, devo anche mostrare l’altra faccia della medaglia, ovvero, quello che siamo riusciti a fare, anche grazie all’azione di indirizzo e controllo dell’operato della maggioranza consiliare e della giunta, da parte dei gruppi di opposizione presenti in Circoscrizione. Mi riferisco all’istallazione del fontanile dell’Agam – Acsm, in Via Debussy, nel parcheggio della scuola, grazie al quale è possibile fare rifornimento di acqua naturale e gasata con un apposita tessera, la creazione, nella stessa zona, di un mercato rionale a Km zero, dove è possibile acquistare prodotti freschi e di qualità, l’aiuto e il sostegno ad alcune associazioni meritorie che operano direttamente nei quartieri di Cazzaniga e San Biagio. Tutti questi interventi hanno mostrato la faccia più utile e nobile della Circoscrizione, questo motiva la difficoltà nel rispondere alla domanda che ho formulato nell’introduzione dell’articolo, ovvero l’utilità o l’inutilità di avere enti decentrati.
A mio modesto parere, il decentramento amministrativo, la presenza un ente intermedio tra cittadini a amministrazione comunale sono tutti aspetti necessari per un buon governo civico e per dare qualità anche alla partecipazione diretta dei cittadini alla vita politica comunale. Il problema è che la Giunta uscente non è stata all’altezza di garantire quella correttezza istituzionale e quella qualità partecipativa che avrebbero dato dignità e forza alle circoscrizioni. Ci auguriamo che con Scanagatti sindaco, che ha nel suo programma l’introduzione di nuove forme di partecipazione diretta dei cittadini nei diversi quartieri di Monza, si possa arrivare ad un dialogo costruttivo tra Amministrazione Comunale e quartieri.