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L’acqua di Monza è buona, nel senso che rispetta tutti i parametri richiesti per la potabilità. Inoltre viene costantemente controllata per evitare inconvenienti (tipo inquinamento) verificatisi in passato a causa del cattivo stato delle tubazioni. Anche le perdite delle condotte, che vengono stimati in un 7% (contro il 42% della media nazionale), sono sostanzialmente contenute. Quanto alla qualità di quella che si beve dal rubinetto di casa, beh, ne esistono di migliori: in alcune zone di Monza infatti la presenza di calcare è evidente: basta vedere la patina lasciata nei tegami oppure, più obiettivamente, esaminare l’esito dei test di durezza forniti dai venditori di elettrodomestici per riscontrare il massimo della scala. Ma si può sperare in un miglioramento per il futuro. Il Comune di Monza ha infatti stipulato una convenzione, valida per trent’anni, con le società responsabili della fornitura e della manutenzione di impianti e tubature. Si tratta delle partecipate Acsm-Agam e Brianzacque e della società Alsi, che insieme coprono la gran parte del sistema idrico di Monza, acque pulite e rete fognaria. Nella convenzione sono stabiliti degli standard di qualità che comprendono i materiali ed i metodi da usare per gli interventi. Alla convenzione inoltre partecipano due società di certificazione cui è delegato il controllo della progettazione e dell’esecuzione lavori.