Tra le lettere ricevute e lette all’apertura della grande assemblea che si è tenuta Sabato 29 ottobre a Cassinetta di Lugnagnano, in una gelida mattina nebbiosa, con un pubblico attento stipato tra gli alberi bellissimi del Parco Fabrizio De Andrè quelle di Donato Marra, Segretario al Quirinale che si sofferma sull’importanza della salvaguardia dei Beni Comuni e di Stefano Rodotà, che riporta all’art.) della Costituzione “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.”
“Noi siamo i moderati”, di fronte a chi calpesta la Costituzione ed il buon senso e parla di “sviluppo sostenibile” quando l’unione di queste due parole è probabilmente già un ossimoro, quando n 50 anni si è consumato tanto suolo come nei precedenti 800…”.
Si levano presto tante voci, tanti brevi interventi di singoli, associazioni, amministratori, di chi vuole dare un suo contributo all’ Assemblea Costituente del “Forum italiano dei movimenti per la terra ed il paesaggio” ed ha come obiettivi 1)Il censimento in tutti i Comuni italiani degli edifici sfitti o non utilizzati
2) Una proposta di legge di iniziativa popolare 3) La campagna di comunicazione nazionale
Il padrone di casa è Domenico Finiguerra, il sindaco del PD di Cassinetta. Chiede con forza che i sindaci ed i politici si schierino: non si può partecipare in un progetto come questo e tollerare,contemporaneamente, le grandi opere. Le due prospettive, a suo parere, non sono compatibili.
Chiede in modo accorato al Partito Democratico di uscire dall’ambiguità.
Un tema molto importante è il ritorno all’agricoltura, all’economia primaria, al rispetto del territorio ed al suo utilizzo più naturale. Sostituire il valore immobiliare col valore territoriale. Parlano in tanti delle loro esperienze, nuovi contadini, giovani e donne, che stanno già sperimentando questa strada, nell’agricoltura biologica e biodinamica. Ne parla anche Stefano Boeri che racconta il lavoro che si sta provando a fare a Milano per utilizzare l’EXPO come occasione per valorizzare l’agricoltura e la cultura che dà valore alla terra.
Tanti amministratori dei comuni italiani portano la loro adesione o raccontano esperienze virtuose.
C’è anche Roberto Corti di Desio, fiero di informare che in pochi mesi la nuova giunta ha messo a punto e sta per iniziare a discutere una variante del PGT che riduce del 60% l’impatto sul territorio del piano votato dalla giunta precedente. Tanti esempi di come si possa fare politica in modo diverso, coinvolgendo in processi partecipativi i cittadini, soprattutto su queste tematiche che li possono vedere responsabilmente impegnati.
Ora i partiti devono dire chiaramente cosa vogliono fare, se considerano quella della difesa del territorio una priorità. Il censimento degli edifici sfitti potrebbe essere un’opportunità. C’è molto lavoro da fare nel recupero delle aree industriali dismesse e dei centri storici, nella rigenerazione urbana ed è urgente cambiare la norma sugli oneri di urbanizzazione, utilizzati, come sono, a coprire la spesa corrente, una indiretta incentivazione al consumo di suolo.
L’impressione più forte è che i cittadini stiano facendo emergere i temi importanti e si stiano “saldando” tante battaglie, con l’aiuto di esperienze virtuose e di pensiero.
Si parla di tematiche un tempo relegate agli ecologisti, ma si coniugano con le nuove idee sui Beni Comuni, i diritti, la legalità, l’equità.