Stop in Commissione giustizia della Camera al testo unificato della legge contro l’omofobia messo a punto dalla parlamentare democratica Paola Concia. Dal centrodestra si smarca il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, la quale dichiarato che in Aula voterà a favore del testo del PD. "Adesso l'Europa ci riderà dietro", è stato il primo commento di Paola Concia.
E dopo il no della Commissione Giustizia della Camera anche al nuovo testo contro l'omofobia presentato in serata, Anna Paola Concia, si è dimessa da relatrice. Il testo riproduce fedelmente la normativa europea in materia, ma la maggioranza ha bocciato anche questa ultima mediazione che estende l'aggravante non solo a chi commette reati contro omosessuali e transessuali, ma anche nei confronti di categorie come i più anziani e i disabili. Eppure dal Presidente della Repubblica era arrivata l’esortazione, in occasione della Giornata mondiale contro l’omofobia, lo scorso 17 maggio, a "non sottovalutare i rischi che l'abitudine all'uso nel discorso pubblico di allusioni irriverenti, lesive della dignità delle persone, contribuiscano a nutrire il terreno sul quale l'omofobia si radica".
In una nota, Debora Serracchiani (del PD), ha sottolineato "il nostro Paese farà un autentico salto di qualità quando nodi basilari di civiltà come la lotta all'omofobia saranno patrimonio di tutte le forze politiche, nei fatti e non solo a parole". I deputati della maggioranza, infatti, hanno votato contro la linea della loro ministra Mara Carfagna. E' così l'Esecutivo alla Camera tra ieri e oggi è andato sotto per ben 6 volte …
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