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Ho trascorso la mattinata del 1° Maggio, Festa dei Lavoratori, partecipando alla tradizionale manifestazione (con tanto di Banda e Majorettes) organizzata dalla Cooperativa Martiri della Libertà di via Pompeo Mariani nel quartiere Cederna (dove per altro il sottoscritto è cresciuto) che, come noto, ospita anche il nostro Circolo, il numero 2, del PD Monzese.

L'idea era di far sentire la vicinanza del Partito ai lavoratori e ai loro problemi (oltre che di proseguire la Campagna Tesseramento 2011 - che, per inciso, procede con discreto successo). E' diventata anche l'occasione per immergersi nel quartiere stesso, e per riavvicinarsi anche alla tanto celebrata "gente", da cui purtroppo il lavoro e gli altri impegni politici spesso ci allontanano.

Come testimoniato dai colleghi di Partito che hanno partecipato al giro del quartiere con la Banda di Bresso (gradita Ospite) la partecipazione popolare è ancora massiccia e uno sguardo sui "luoghi" reali della città è sempre un momento importante e anche "istruttivo".

L'occasione era persino più importante del solito, essendo queto il 60° anniversario della nascita della Cooperativa, che ha chiesto, come negli anni scorsi, al nostro collega di Circolo, Loris Maconi, di tenere il tradizionale discorso celebrativo. E' volato alto, il due volte Senatore della Repubblica, citando i valori fondanti della Costituzione, e lo stesso Presidente Napolitano, che proprio con il lavoro, ma anche con la Pace e la Democrazia, oviamente coincidono.

E' poi passato alla politica di attualità, purtroppo, concedetecelo, di assai più basso livello, ricordando come questo Governo sembri squasi provare gusto nel seminare di ostacoli il già difficile percorso dei lavoratori, con un Ministro del Lavoro sempre più comico nelle sue fantasiose interpretazioni delle statisitche mensili ISTAT, che invece, impietosamente, ci rammentano che la disoccupazione reale è sempre stata molto più alta di quella che ci era narrata, e che la ripresa in corso è troppo lenta e moderata per creare nuova occupazione di qualità. Il tutto mentre il fronte sindacale sembra purtroppo sempre più diviso.

Non ha comunque mancato, Maconi, di mettere un po' di pepe al suo ragionamento, ricordando che anche all'interno del PD, purtroppo, si continua a parlare spesso a sproposito, e che la patente di "nuovo" o di "giovane" non autorizza a mettere in discussione valori che fanno parte da sempre del nostro patrimonio politico e culturale; spiace rimarcare che queste stesse persone siano poi addirittura definite da dirigenti di più alto livello, che forse hanno fatto il loro tempo, come il "futuro" del nostro partito. La gente di Cederna (a occhio almeno 300 persone) ha testimoniato con il proprio applauso il sostegno al discorso di Maconi.

In definitiva, una splendida mattinata, anche in un quartiere di periferia di una città che vorrebbe essere grande e non lo è mai stata, nonostante l'indubbia opulenza, e nonostante la nuova qualifica di capoluogo di provincia.