Questa la cifra che il Partito democratico in Provincia di Monza chiederà di destinare alle priorità del territorio e che sono frutto del lavoro di analisi e di parziale riallocazione delle risorse previste invece nella proposta di bilancio della giunta provinciale, che sarà discussa in Consiglio dal 16 al 18 febbraio prossimi. Richieste che saranno sostenute da 2001 emendamenti e 101 ordini del giorno.
“Utilizzeremo tutti gli strumenti che il regolamento mette a disposizione per sostenere l’approvazione delle nostre proposte”, spiegano il capogruppo Domenico Guerriero, i consiglieri provinciali che da Natale sono al lavoro per rivedere il bilancio e il segretario provinciale del Pd Gigi Ponti, tutti presenti alla conferenza stampa in Provincia tenutasi oggi in Provincia.
I tagli operati dal Pd, che hanno riguardato la spesa corrente, hanno interessato capitoli come ad esempio la comunicazione (tagliati dal Pd 500mila euro), le indennità della giunta (-100mila euro, praticamente la rinuncia definitiva a due assessori), il fondo di riserva (-200mila euro), consulenze e collaborazioni (-500mila euro), trasferimenti per l’attuazione del programma (-550mila euro).
Cifre che il Pd chiede di destinare a voci prioritarie e urgenti. La parte maggiore delle risorse così liberate, 2,3 milioni di euro in totale, il Partito democratico chiede siano destinate per 1,1 milioni di euro al settore sociale (famiglie, lavoro, carcere, disabilità sensoriali, trasporto dei malati oncologici, Osservatorio provinciale politiche sociali); 300mila euro allo sviluppo economico (crisi aziendali e sostengo all’economia sociale e cooperativa); 300mila euro per la legalità e la sicurezza (iniziative contro la criminalità, formazione nelle scuole e delle polizie locali; sicurezza sul lavoro); 150 mila euro nel settore dei trasporti e della mobilità (piano provinciale dei trasporti, mobilità sostenibile e sviluppo piste ciclabili); 150mila euro all’ambiente (qualità dell’aria e piano cave finalizzato alla riduzione del consumo di suolo); 200mila euro al settore cultura e istruzione (sistema museale, orientamento contro la dispersione scolastica); 100mila euro ai giovani.
“Si tratta - spiegano - di interventi in settori che meritano maggiore sostegno, riducendo i soldi destinati alle poltrone, alle spese per consulenze e per la comunicazione. Le voci proposte dalla giunta Allevi - continuano gli esponenti del Pd - non sono state azzerate ma semplicemente limate, certo alcune in modo deciso. Gli emendamenti e gli ordini del giorno non sono ostruzionistici: ciascuno di essi contiene infatti una proposta praticabile e sostenibile per il bilancio della Provincia”.
Un bilancio su cui comunque l’opinione del Pd è molto critica: “La spremitura di Asam per finanziare con gli utili la spesa corrente è una scelta che non guarda al futuro dello sviluppo delle infrastrutture necessarie alle imprese e ai cittadini brianzoli”, sottolinea il Pd.
“E’ una provincia schiava di Roma e succube di Milano”, sintetizza con una battuta il capogruppo Guerriero, perché “c’è l’incapacità da parte della giunta brianzola di risolvere in modo conveniente per la nostra Provincia il debito con lo Stato, assunto peraltro dalla Provincia di Milano, che ammonta ancora a 45 milioni di euro, vale a dire 15 milioni all’anno per i prossimi tre anni che peseranno sul nostro bilancio”.
Così come peserà sul bilancio “l’incapacità dell’amministrazione provinciale di Monza di farsi dare dalla Provincia di Milano quello che ci spetta – concludono gli esponenti del Pd - , cioè 44 milioni di cui solo 17 milioni, cioè molto meno della metà, sono stati quelli iscritti tra le entrate nel bilancio 2011. Ne mancano 27 ed è ora che ci vengano dati”.