Gli operai della Yamaha sono tornati in presidio permanente davanti ai cancelli della fabbrica di Lesmo (MB).
Questa la decisione dell'odierna assemblea dei lavoratori metalmeccanici che lo stesso anno erano stati protagonisti di una dura battaglia contro la chiusura del sito industriale: quattro di loro avevano resistito due settimane accampati sul tetto sotto la neve fino alla firma dell'accordo con l'azienda e il governo.
'A un anno di distanza pero', sia il ministero del lavoro che la Yamahahanno fatto passi indietro - spiega Gianluigi Redaelli, segretario della Fim Cisl Brianza - Da una parte si vuole limitare fortemente la concessione del secondo anno di cassa integrazione straordinaria, dall'altra si e' ritirata la disponibilita' a trattare sull'utilizzo di un fondo di quasi 7,5 milioni, accantonato a suo tempo proprio per la gestione della crisi'.
L'azienda vorrebbe limitare un ulteriore incentivo economico a fronte del disagio causato dalla cessata attivita' della produzione a soli 9/8 lavoratori interessati da un percorso di prepensionamento mentre i sindacati chiedono che a essene beneficiati siano tutti i lavoratori. Davanti alla fabbrica gli operai hanno installato un gazebo e una roulotte, come ai tempi dell'occupazione del tetto.