Eccoci alla seconda parte del resoconto dell'evento organizzato il 17 ottobre dal Partito Democratico sul tema delle politiche migratorie e della cittadinanza.
Vi ricordiamo che l'evento può essere rivisto sul canale YouTube del Partito Democratico e che indicheremo per ogni intervento il riferimento temporale all'interno del video YouTube.
Giorgia Linardi, Sea Watch Inizio a 1h 37min del video YouTube.
Giorgia ha toccato tre punti principali: la non economicità del progetto CPR in Albania, il ruolo che la guardia costiera dei paesi africani gioca nella tratta di esseri umani, la distinzione che dovremmo sempre fare tra coloro che vengono accusati di essere gli “scafisti” e i veri “trafficanti di esseri umani”.
Valentina Brini, Open Arms Inizio a 1h 48min del video YouTube.
Valentina ha ricordato come Open Arms abbia sempre cercato il dialogo con controparti istituzionali; rientra in questo dialogo la collaborazione in corso con un gruppo di eurodeputati delle forze di sinistra perché venga presentato un emendamento che riduca lo stanziamento a Frontex ed assegni questo risparmio ad operazioni di soccorso in mare.
Shukri Said, associazione “Migrare” Inizio a 1h 52min del video YouTube.
Shukri ha rimproverato al PD di non avere fatto a sufficienza per il superamento della legge Bossi-Fini e per l'approvazione di una nuova legge sulla cittadinanza.
Livia Zoli, ActionAid Inizio a 2h 1min del video YouTube.
Livia Ha ribadito la gravità della vicenda Albania inserendola in una più ampia radicalizzazione della riduzione dei diritti di cui è una evidente manifestazione il recente disegno di legge sulla sicurezza e l’ordine pubblico.
Giampaolo Mosca, Movimento migranti e rifugiati di Caserta Inizio a 2h 6min del video YouTube.
Giampaolo ha approvato l'idea di coinvolgere i comuni e gli enti locali nella gestione delle pratiche burocratiche per l'accoglienza, ha approvato l'aumento della durata dei permessi di soggiorno, ha approvato l'idea di reintrodurre permessi per ricerca lavoro, ha proposto che tutti noi si provi di cambiare la narrazione nei territori con slogan tipo “basta irregolari” e su come, in questo cambiamento, potrebbe svolgere un ruolo importante il Partito Democratico. Infine, sempre a proposito del ruolo del Partito Democratico, Giampaolo ha ricordato l'approvazione del nuovo Patto europeo sull'immigrazione e l'asilo.
Onorevole Rachele Scarpa, deputata del Partito Democratico Inizio a 2h 20min del video YouTube.
Rachele è intervenuta in remoto dal CPR di Gjader in Albania. Rachele ha confermato come le caratteristiche della struttura di Gjader siano quelle di tipo detentivo che caratterizzano tutti i CPR: muri di cinta alti cinque metri, sbarre alle finestre eccetera. Rachele ha denunciato la superficialità dello screening che verrà svolto in mare per determinare chi possa essere trasferito direttamente nei CPR albanesi, come dimostrato già nel primo viaggio in cui quattro dei sedici migranti trasferiti si sono poi rivelati non idonei a quella procedura: due perché minorenni, due perché vulnerabili.
Giovanna Cavallo, rete “cambiare l'ordine delle cose” (www.percambiarelordinedellecose.eu) Inizio a 2h 30min del video YouTube.
Giovanna ha ricordato la pubblicazione da parte della rete di una lettera aperta in cui sono state proposte alle forze politiche di sinistra tutta una serie di azioni di smontaggio, a legislazione invariata, di alcuni meccanismi che risultano oggi penalizzanti per l'accoglienza.
Erasmo Palazzotto, ex deputato PD Inizio a 2h 49min del video YouTube.
Erasmo ha proposto un cambiamento di paradigma del modello sociale più radicale di quello contenuto nella proposta di legge sul superamento della legge Bossi-Fini. A parere di Erasmo è sbagliato legare l'accoglienza al lavoro e dovremmo immaginare un reddito universale garantito a tutti, compresi i migranti. Come azione pratica nel breve periodo Erasmo ha chiesto che tutti ci si adoperi per garantire i diritti legali a chi finirà nei CPR in Albania.
Livia Turco, ex deputata PD ed ex ministra Inizio a 3h 16min del video YouTube
Livia ha apprezzato l'obiettivo di fondo della proposta di legge presentata da Graziano Delrio che va ad incidere sul nucleo della legge Bossi-Fini: tale nucleo consiste nell'idea che una persona che voglia ottenere il permesso di soggiorno debba avere già trovato un lavoro.
Rendere praticabile l'ingresso per lavoro è il punto cruciale della nuova proposta.
Importantissimo poi che questo obiettivo sia un obiettivo “comunicabile”, su cui noi si possa ricercare delle alleanze, in particolare con le forze sociali ed economiche per scardinare la retorica della destra e far capire come la nostra iniziativa sia utile all'interesse nazionale.
Sempre dal punto di vista della narrazione noi dobbiamo raccontare un'Italia che già c'è: un'Italia “plurale” e ovviamente questo concetto si lega perfettamente alla riforma della legge sulla cittadinanza.
Ultimo punto toccato da Livia Turco è l'invito ad incentivare politiche locali di partecipazione degli immigrati alla vita sociale e politica, vedi esempio del comune di Roma. Tale partecipazione rafforzerebbe la narrazione di un'Italia plurale.
Riforma della legge sulla cittadinanza
Onorevole Ouidad Bakkali, coordinatrice gruppo parlamentare sulla cittadinanza Inizio a 3h 28min del video YouTube.
L'Onorevole Bakkali è la prima firmataria della proposta di legge ordinaria del Partito Democratico a titolo “Modifiche alla legge 5 febbraio 1992 numero 91 e altre disposizioni in materia di cittadinanza”. La proposta di legge è stata presentata il 12 settembre 2024, atto della Camera 2032 e il suo iter si trova nella fase di assegnazione alla I Commissione Affari costituzionali della Camera dei Deputati.
L'Onorevole Bakkali ha ricordato i tanti vantaggi che la società italiana ricaverebbe dal favorire l'acquisizione della cittadinanza da parte di chi nasce in Italia o di chi vi risiede da lungo tempo. Allo stesso tempo l'Onorevole Bakkali non ha nascosto come le persone comuni si sentano rassicurate dall'idea che l'ambiente in cui esse vivono sia definito, abbia cioè dei “confini”. E ha invitato alla consapevolezza che la “frontiera” che la destra tenta di presidiare non sono tanto i confini fisici quanto l'identità nazionale, il concetto di italianità che viene incarnato in una “società della bianchezza”! Noi dobbiamo lavorare per accompagnare i cittadini ad allargare i propri confini.
Conclusioni
Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico Inizio a 4h 8min del video YouTube.
Elly ha ricordato come questo evento sia la prosecuzione del percorso avviato da più di un anno, percorso che vede la collaborazione stretta tra il Partito Democratico e le Associazioni in materia di politiche migratorie e cittadinanza.
Elly ha promesso l'impegno del Partito Democratico per la presentazione in Parlamento delle proposte di legge esaminate in questo evento. Ben sapendo che il PD è oggi minoranza in parlamento e non può quindi garantire la loro approvazione. L'obiettivo di fondo, però, resta quello di "costruire l'alternativa a questa Destra mettendo già oggi le nostre proposte al centro" e le proposte in materia di immigrazione e cittadinanza, che elaboriamo oggi, saranno parte della nostra proposta di governo.
“La legge Bossi-Fini è una legge criminogena fatta per creare irregolarità e consentire poi alla Destra di candidarsi a contrastare quella irregolarità.”
La nostra proposta di creare canali regolari di ingresso in Italia legati al lavoro va nella direzione dell'interesse nazionale ed è destinata a creare più sicurezza nel paese.
“Oggi la presenza di cittadini di serie A e cittadini di serie B produce dumping sociale su tutti (compresi gli italiani!)”
Nel contrasto a questa situazione rientra anche la nostra battaglia per il salario minimo.
Un'altra contraddizione della Destra è che se la prende sempre con I migranti irregolari e non se la prende mai con chi questi lavoratori li assume irregolarmente e li sfrutta!
Piena solidarietà alle ONG che salvano vite in mare e fanno quello che dovrebbe fare l'Unione Europea.
Elly ha annunciato che, a livello europeo, Il Partito Democratico sosterrà l'emendamento al nuovo Patto europeo per l'immigrazione e l'asilo che finanzi attività di soccorso in mare.
Il Governo Meloni lascia soli gli Enti locali nella gestione dell'accoglienza.
Ricordo l'iniziativa "Bisogna aver visto" che ha ispezionato le condizioni di vita in molti luoghi di detenzione ma anche in molti CPR. Noi continueremo questo monitoraggio. Così come continueremo a monitorare anche la situazione nei CPR in Albania!
Noi non accettiamo la violazione dei diritti fondamentali contenuta nella vicenda Albania.
Come è possibile che il Governo Meloni consideri l'Egitto un paese sicuro dopo quello che è successo a Giulio Regeni?
Noi non dobbiamo, come PD ma anche come Socialisti e Democratici in Europa, rincorrere le Destre sul terreno dell'immigrazione.
Per quanto riguarda la Cittadinanza noi continueremo a sostenere il Referendum ma, in parallelo, porteremo avanti in Parlamento la nostra proposta di legge: “Chi nasce o cresce in Italia è italiano!".
Sì al dialogo costante con le Associazioni per provare a cambiare gli orientamenti politici, sociali e culturali in tema di immigrazione.
Il nuovo Patto europeo per l'immigrazione e l'asilo è stato approvato nonostante il voto contrario del Partito Democratico ma noi dobbiamo continuare a vigilare perché non ci siano ulteriori peggioramenti nel corso della sua attuazione.
Due concetti ancora per concludere:
- la gestione delle politiche migratorie e della cittadinanza dovrà inevitabilmente tenere conto dell'inverno demografico che l'intera Europa, e l'Italia in particolare, stanno sperimentando.
- Siamo sconcertati dall'atteggiamento di Giorgia Meloni che dà ragione ai Paesi sovranisti europei nel loro rifiuto di una sana condivisione del peso dell'accoglienza dei migranti. Questo atteggiamento di Giorgia Meloni è certamente contrario all'interesse nazionale!
Politiche migratorie e cittadinanza, la svolta necessaria – Parte 1
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