Tra le tante spese che si potevano tagliare quella dell'adesione del Comune di Monza al Centro Studi PIM (Programmazione Intercomunale dell'Area Metropolitana) è, in questo momento, la meno opportuna.
Il PIM è un'associazione di enti locali che, in cambio della quota di adesione, fornisce agli enti associati servizi di consulenza in materia di pianificazione territoriale. Servizi di consulenza che permettono di partecipare a bandi e, spesso, di vincerli. Un esempio: grazie alla consulenza affidata al PIM dall'amministrazione Scanagatti, Monza si è vista piovere addosso circa 2 milioni di euro per finanziare interventi di riqualificazione urbana nell'ambito del Bando Periferie, voluto dal Governo Gentiloni.
Inoltre, al PIM, che fornisce inoltre studi e piani in tema di mobilità, aderiscono anche i Comuni di Milano, Sesto S. Giovanni e Cinisello Balsamo, nostri partner nel percorso che porterà al prolungamento della Metro 5. E allora, che senso ha decidere di uscire dal PIM proprio ora che il progetto per il prolungamento della Metro 5 sta per essere realizzato?
Insomma, #dettofatto: un'altra scelta miope dell'amministrazione Allevi.
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