Apprendiamo con piacere che la situazione di Via Asiago ha superato con la fine del mese di marzo le criticità che, seppur ridotte nel tempo, avevano caratterizzato la vita di quei condomini. Ci spiace averlo saputo dai giornali e dalla televisione, quando il Sindaco era stato più volte sollecitato in aula (e non solo dal gruppo PD) ad aggiornare in merito: la sua risposta è sempre stata che avrebbe dato conto solo nel momento della soluzione del problema.
Bene: in aula, nonostante ce ne sia stata la possibilità per ben due sedute del Consiglio Comunale che si sono tenute dopo la "soluzione", il Sindaco non ha riferito un bel nulla, preferendo, come sempre più spesso accade, farlo sapere a cittadini e ai consiglieri attraverso i media.
Alla luce di ciò, spontanea nasce una domanda: perché evitare di dar conto in aula? Forse perché, dal confronto e dall'approfondimento sarebbe emerso che la soluzione (arrivata peraltro non tre mesi dopo l'insediamento della Giunta Allevi, come era stato garantito in campagna elettorale, ma solo nove mesi dopo) è giunta semplicemente per il naturale evolversi degli eventi?
La realtà ha dimostrato infatti che si sono create le condizioni a prescindere da qualunque ruolo del Sindaco, che in questi nove mesi non ha fatto altro che sollecitare la Prefettura ad andare oltre, così come era stato fatto in tantissime occasioni e modalità dalla Giunta Scanagatti.
E la realtà è questa: negli ultimi tre mesi il numero dei migranti sbarcati è diminuito, rispetto al 2016 e 2017 del 74,53 per cento, esito delle scelte del governo nazionale e non certo della volontà o del potere del Sindaco di Monza.
Sono così arrivati nella provincia di Monza e Brianza ben 2/3 di migranti in MENO e quindi è drasticamente diminuita la necessità di utilizzare gli spazi dell'accoglienza che fino ad un anno fa dovevano invece essere utilizzati tutti.
È diventato quindi inutile, per la cooperativa che ha gestito sin qui l'accoglienza in Via Asiago, continuare a pagare gli affitti senza utilizzare gli appartamenti di quel condominio. Infatti lo spostamento delle ultime persone ancora in Via Asiago (ridotte ormai ad un paio di nucleo familiari) ha avuto luogo intorno al 31 marzo, presumibilmente la data della scadenza degli ultimi contratti di affitto. La stampa informa inoltre che la stessa cooperativa non inserirà più nel prossimo bando della prefettura la disponibilità degli spazi di via Asiago. In definitiva, ben venga il superamento delle criticità che erano ben conosciute ed affrontate anche dalla Giunta Scanagatti che, ricordiamo, ha sempre avuto numerosi scambi ed incontri sia di persona che via mail o telefono, con i condomini di Via Asiago ed ha sempre lavorato per soluzioni coerenti al modello dell'ospitalità diffusa garantendo che la presenza di molti altri migranti in città non creasse problemi di convivenza con i cittadini.
Ben venga anche che il Sindaco Allevi abbia avuto l'occasione (ghiotta) di vedere risolvere il problema per via naturale, nonostante lui...
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